L’Aquila. “Già da stamattina, dopo un periodo di stallo, sono ricominciate le richieste per la quarta dose di vaccino anti Covid”, ma “vanno tenute in conto delle variabili, come la riduzione del servizio nei mesi estivi e la necessità del recupero di periodi di riposo”. Le dosi, invece, non sembrano essere un problema. Lo spiega Silvestro Scotti, segretario della Federazione dei medici di medicina generale (Fimmg) all’indomani dell’estensione della platea vaccinabile con la 4/a dose agli over 60.
Quando si pianificano campagne vaccinali, precisa Scotti, “bisogna capire come è organizzato il servizio di cui si dispone: molti medici di famiglia sono in ferie o stanno per andarci, e il sostituto non ha la possibilità di accedere alla piattaforma vaccinale, quindi non può somministrare il secondo booster”. Quanto alle dosi disponibili,
“considerando che i vaccini a mRNA vanno conservati a temperature molto basse che i frigo dei medici di famiglia non possono garantire per periodi troppo lunghi – precisa – non abbiamo molte dosi in giacenza, ma ci riforniamo secondo i consumi, richiedendole ai dipartimenti di prevenzione. Normalmente comunque arrivano in tempi strettissimi, nell’arco di un paio di giorni”.
Nel mio studio a Napoli, precisa, “ho avuto molte richieste già da stamani, da parte di molti over 60 che, a fronte delle notizie sulla diffusione di Omicron, erano già disponibili a farla nelle passate settimane, ma noi non potevamo somministrargliela. Al di fuori delle fasce di età indicate, infatti, la vaccinazione col secondo booster è prevista solo per soggetti molto fragili, come scompensati gravi, diabetici complicati, leucemici, oncologici”. A chiamare lo studio dei medici, però, in queste ore, sono anche alcuni under 60. “Stiamo aprendo anche a qualche 59enne – conclude Scotti – perché in base alla norma possono ricevere la quarta dose, purché compiano 60 anni nell’arco del 2022. Resta però ancora una quota di 80enni che non ha fatto ancora la prima dose”.