L’Aquila. “La riduzione della pressione dentro gli ospedali ci permetterà, e ci sta già permettendo, di andare a dare la caccia ai positivi sul territorio e, quindi, di andare a fare tamponi anche a domicilio alle persone che sono state a stretto contatto con dei casi positivi, che sono già in quarantena o che hanno qualche linea di febbre”. Così il governatore dell’Abruzzo, Marco Marsilio, nel corso di una conferenza stampa, a proposito del lieve calo di casi di Coronavirus accertati negli ultimi giorni, sottolineando comunque che “non siamo così ingenui da illuderci che sia l’inizio della fine”.
“Negli ultimi tre giorni abbiamo avuto un numero di contagi pari al numero di quattro giorni fa, che era stato il momento di massima. Siamo passati appunto da un picco di 160 in una sola giornata, ai poco più di 50 di lunedì e martedì e ai meno di 40 di ieri” sottolinea Marsilio, aggiungendo che andare a caccia di asintomatici “potrebbe paradossalmente produrre un incremento dei casi” e che “se fossimo in grado con uno schiocco di dita di fare un tampone a tutti uscirebbero forse migliaia forse di positivi asintomatici: stiamo lavorando e dando indicazioni per cominciare a fare questo lavoro grazie al fatto che negli ultimi giorni c’è stato un allentamento della pressione”.
“Credo che l’Abruzzo abbia dimostrato e stia dimostrando di sapere reggere l’urto e di avere un’organizzazione capace di affrontare un evento così straordinario come è stata questa pandemia” dice ancora il governatore, soffermandosi sulla necessità di essere “messi davvero in condizione di avere i mezzi, i dispositivi di protezione e i macchinari per poter curare e affrontare questa malattia”.
In tal senso, prosegue Marsilio, “abbiamo la buona notizia che finalmente la macchina messa in campo a livello nazionale, dopo tanto tempo di ansiosa attesa e di grande pazienza, comincia a funzionare e quindi oggi arrivano altri 18 ventilatori. Le nostre strutture sanitarie cominciano quindi ad avere le armi per combattere e per affrontare il resto della vicenda” conclude.



