Pescara. “In Italia stiamo vivendo attualmente una situazione che non è di emergenza”, ma nella quale “continuerei a raccomandare la mascherina nelle situazioni di affollamento, nei trasporti pubblici e
sugli aerei, a bordo dei quali il rischio di contagio è altissimo senza protezione”: lo ha detto all’ANSA Carlo
Signorelli, ordinario di Igiene dell’Università Vita e salute San Raffaele di Milano, a proposito della nuova
situazione della pandemia di Covid in seguito all’impennata di casi, ricoveri e decessi in Cina.
“La raccomandazione a usare la mascherina va rinforzata per i fragili e gli anziani” e vale per gli ambienti affollati.
Considerando poi che “la maggior parte dei contagi avviene in casa, misure come il lavaggio delle meni e l’uso
dl gel sono sempre importanti”. Per quanto riguarda i controlli sui voli dalla Cina, per Signorelli sarebbe
opportuno considerare anche i voli indiretti, ma “dovrebbe essere un provvedimento da prendere a livello
europeo e non nazionale perché più della metà dei viaggiatori arriva attraverso un altro scalo europeo. Di
conseguenza – ha osservato – controllare solo i voli diretti dalla Cina vuol dire controllare solo una parte dei
passeggeri in arrivo”. In generale, ha aggiunto, l’impatto in Italia “dovrebbe essere limitato, considerando che la
percentuale della popolazione italiana che ha fatto il vaccino è altissima” e che i primi controlli eseguiti
nell’aeroporto della Malpensa hanno evidenziato “varianti che circolavano già in Italia”.
Va considerato inoltre che “i test sono stati somministrati finora solo a volontari e quindi dire che il 50% abbia dato un risultato positivo non significa che una persona su due in arrivo dalla Cina abbia l’infezione”. Quello che invece non è cambiato rispetto allo scenario del 2020, quando vennero fatti i primi controlli sui voli provenienti dalla Cina, è che “dalla Cina continuiamo a non avere dati attendibili. Su tutto – ha concluso – pesa la scarsa informazione da parte delle autorità sanitarie cinesi”.