Pescara. Il Pd in Regione critica senza se e senza ma la politica vaccinale della Regione che, secondo i consiglieri regionali non sta rispondendo a dovere alle esigenze della popolazione in piena pandemia. I consiglieri Pd hanno detto che il rapporto dosi somministrate/popolazione è oggi pari al 4,28%, mentre quelli persone vaccinate/popolazione è pari al 1,55%, dati che collocano l’Abruzzo all’ultimo posto.
“La grande sfida”, ha dichiarato in conferenza stampa il capogruppo Silvio Paolucci, “era quella di arrivare al 70% di vaccinati ma invece siamo ultimi in Italia. Una Giunta lenta e sempre ultima sulle grandi sfide. Appena il 64% delle dosi assegnate sono state somministrate. Sapete che c’è una fase una e due e per questo le nostre proposte sono diverse. Chiediamo soprattutto che al prossimo Consiglio Regionale convocato sul nulla, si parli delle fasi uno e due della vaccinazione, ovvero delle manifestazioni di interesse e delle vaccinazioni dove, come quando. Vogliamo sapere quali tipi di accordi si hanno in essere con le farmacie per velocizzare il piano vaccinale. Di questo passo arriveremo al 2024. Vogliamo sapere quali sono i centri vaccinali, qual’è il personale sanitario che vaccina e quale è la campagna forte di comunicazione che si vuole mettere in campo perché solo la metà degli over 80 è stata in piattaforma. Si comunica su tutto e non sui vaccini. Nel Consiglio del 23 febbraio si parli di questo e non del nulla”.
Per il consigliere Antonio Blasioli c’è da dire che “non vorremmo che l’Abruzzo fosse la regione con più zone rosse e meno vaccini fatti. Siamo al 64% di vaccini su oltre 80mila dosi arrivate. Non abbiamo conoscenza del piano vaccinale, quale sia il criterio, dove si somministrano i vaccini. Ieri iniziate le vaccinazioni a Pescara e prima si chiamava per ordine di prenotazione e oggi per età. Tanta confusione perché mancano regole e trasparenza. Ad oggi su 86670 dosi consegnate ne sono state somministrate 55.892. La Regione deve rispondere sulle procedure di vaccinazioni e se sono state rispettate tutte le prescrizioni ministeriali”. Dino Pepe: “Siamo sempre fra le più colorate regioni d’Italia. Abbiamo bassa densità di popolazione ma tra l’arancione e il rosso siamo sempre in alto e questo evidentemente anche per una mancanza di governance sia a livello sanitario che economico. Tante categorie sono state abbandonate. Nelle scuole i lavoratori degli appalti, parliamo di 2mila persone, sono state lasciate senza vaccini”. Sandro Mariani: “Siamo qui per cercare di denunciare alcuni aspetti che preoccupano. Marsilio prima dice che il problema non c’è e poi dice che ci sono reparti ospedalieri saturi. Dice qualcosa e poi il contrario. L’assessore Verì non ha mai risposto ad una domanda non di un consigliere regionale ma dei cittadini. Siamo siamo senza rete ospedaliera e senza piano sanitario. Ci preoccupa la gestione del piano vaccinale da parte di un governo regionale in piena confusione”.