L’Aquila. Non rappresentano un obbligo, “ma solo una forte raccomandazione da parte dell’amministrazione comunale dell’Aquila”, la possibilità di far pernottare le maestranze nelle strutture ricettive del Comune dell’Aquila e dei territori limitrofi al fine di contenere il pendolarismo e l’utilizzo di applicativi per la raccolta di informazioni utili al tracciamento dei contagi da coronavirus per i lavoratori dei cantieri.
L’invito è previsto nella ordinanza con cui il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, ha fissato le misure di sicurezza dando il via libera alla riapertura dei canieri della ricostruzione post sisma nel capoluogo di reigone e nel cratere sismico. Si stima che dei 5mila operai, 1500 vengono da fuori città viaggiando ogni giorno. La raccomandazione del sindaco è legata al timore che all’Aquila, tra le cità d’Italia meno colpite dal virus, ci possa essere un aumento dei contagi. Biondi fa sapere di aver chiesto al Governo un ristoro dei costi sul pernottamento delle maestranze.
“I costi dovranno necessariamente essere a carico dei datori di lavoro. Ci rendiamo conto dello sforzo a cui saranno chiamati. Per questa ragione ho chiesto, con una nota inviata al presidente del Consiglio dei ministri, Giuseppe Conte, e al ministro per le Infrastrutture e dei Trasporti, Paola De Micheli, di prevedere una norma che consenta di riconoscere un contributo aggiuntivo alle imprese impegnate nella ricostruzione dei comuni colpiti dal sisma 2009 per sostenere i maggiori oneri legati all’emergenza coronavirus – spiega ancora il primo cittadino. Per l’attuazione del protocollo, allegato all’ordinanza, sono fissati una serie di principi a cui dovranno attenersi le ditte: oltre il monitoraggio dei lavoratori attraverso controlli sanitari, è prevista la verifica della temperatura corporea all’ingresso del cantiere, la sanificazione giornaliera dei locali e degli ambienti chiusi, il rispetto delle distanze di sicurezza e delle misure generali previste in decreti, ordinanze e circolari del ministero della Salute.