“A Roseto, un partito di estrema destra, mi ha accusato di ‘offendere’ Giorgia Meloni: il personaggio più oltraggioso del panorama politico che, con il suo contegno, offende ogni giorno le istituzioni parlamentari e quindi il Paese intero. Credo che un’affermazione del genere si commenti da sé, e basta ascoltare i miei interventi in Parlamento per capire la differenza tra me e lei”. Così l’onorevole Valentina Corneli, portavoce m5s.
“Invece, mi preme rispondere alla seconda accusa che mi è stata mossa”, ha continuato, “ossia di non lavorare per il mio territorio. Io capisco che ai “nostalgici” dei tempi più bui della storia la nostra Costituzione Repubblicana non piaccia molto, ma li informo che i parlamentari secondo il dettato costituzionale rappresentano la “nazione”, intesa come interesse del Paese nel suo insieme. In sostanza, la vecchia politica “clientelare” rappresentata del deputato che faceva il porta a porta per le case di Roseto invece di lavorare a Roma – come ne abbiamo visti – non è esattamente il modello da seguire per un parlamentare del m5s. A maggior ragione in un momento come questo, noi dobbiamo lavorare giorno e notte per la tenuta del tessuto economico e sociale del Paese, e soprattuto per l’Abruzzo, dove una Regione completamente allo sbando non ha erogato praticamente nulla degli aiuti promessi, tranne quelli destinati al Napoli calcio. Ma questa è un’altra storia”.
“Tornando a Roseto: per fortuna il mio gruppo è sempre stato attivo e vicino alla cittadinanza in ogni modo possibile, e gli attivisti, ovviamente, hanno il mio totale supporto. Tante volte abbiamo ripulito aree verdi della città, tra cui quella di Voltarrosto, che a novembre 2019 abbiamo piantumato con 12 alberi da me donati. A maggio dello stesso anno, abbiamo dato una mano per la manutenzione del centro anziani della città. Ad inizio 2020 mi sono battuta ai tavoli del Ministero per risolvere la questione della chiusura sia del nostro casello che, in generale, dell’autostrada A14. Tra Maggio e Luglio ho collaborato con Ministero e Prefettura per chiarire le controversie insorte a causa del presunto arrivo di migranti “covid positivi”, in effetti mai avvenuto. Nello stesso periodo abbiamo fornito al Comune un progetto operativo per rendere le spiagge libere belle e sicure, progetto purtroppo ignorato. A giugno ho poi organizzato, con la Provincia, la cerimonia di ringraziamento ai sig.ri Annelies Heinen-ter Haar e Lambert Heinen, grandi benefattori della nostra comunità, che ho doverosamente ricordato anche in un discorso parlamentare. Ancora, a novembre, abbiamo inviato al Sindaco e al Consiglio comunale la nostra lettera/mozione per promuovere l’autoconsumo collettivo e la fondazione nel territorio di comunità energetiche, sulla scorta delle innovazioni e agevolazioni previste dal diritto comunitario e dalle norme interne di recepimento, purtroppo anch’essa ignorata. A dicembre ho poi richiesto un incontro di aggiornamento ai vertici della ASL di Teramo, per il contenimento della pandemia, sollecitando l’effettuazione dello screening, che poi è stato fatto. A gennaio ho chiesto al Comune di partecipare al bando Sport nei parchi e al Fondo innovazione, per usufruire dei soldi che come Stato avevamo stanziato. Purtroppo non ho ricevuto risposta, e ancora non so se questa grande occasione per Roseto sia stata colta. Da ultimo, ho scritto al Soprintendente ai beni culturali per sollecitare il restauro della torre di Montepagano, che da troppo tempo è abbandonata a se stessa nonostante lo Stato abbia stanziato i fondi necessari. Tutto ciò, mentre abbiamo contribuito, anche indirettamente, a migliorare le cose in città, tramite segnalazioni e comunicati indirizzati all’attuale Amministrazione su temi come il degrado cittadino, anche in zone periferiche, l’erosione costiera (ricordate la voragine aperta sul lungomare Trieste?), il centro PiaMarta, il festival cinematografico Roseto Opera Prima, con proposte sul turismo, sulla cultura sulla mobilità sostenibile, e tanti altri temi che da sempre coltiviamo e per cui ci battiamo in favore dell’intera collettività”, ha dichiarato.
“Altre battaglie”, ha concluso Corneli, “come quelle sociali in favore dei disabili, e quelle ambientali (ad esempio quella contro il centro rifiuti di Fonte dell’Olmo), le abbiamo portate avanti insieme a Rosaria Ciancaione. Tutto ciò per dire che, nonostante il gravoso lavoro che svolgo a Roma, non ho mai trascurato né mai trascurerò Roseto.