Roseto degli Abruzzi. Per due anni le Guide del Borsacchio in collaborazione con WWF , IAAP, Guardie Ambientali e con la direzione del Centro Studi Appenninici e l’opera sul territorio del Project Wolf Ethology hanno portato uno studio preliminare all’interno della Riserva Borsacchio per comprendere la dinamica e le presenze di selvatici e come la popolazione era preparata o meno alla convivenza.
Esistono in tutta la nazione , ed anche a Roseto, fenomeni di espansione della fauna selvatica e spesso sono aree non tutelate , come le riserva, ad essere oggetto di questa espansione.
Il convegno ha visto la presenza di esperti e professionisti come Luigi Barlafante, Presidente Collegio Periti Agronomi, la Dottoressa Francesca Trenta, il Biologo Dott Matteo Ferretti ed il Veterinario Dott Gallizia Andrea.
Abbiamo esposto studi su come l’utilizzo di alcune tipologie di cani, recinzioni, illuminazioni possono prevenire danni. Come la presenza del lupo può essere utile alla prevenzione dei danni causati da cinghiali e di come, ad esempio, lo sfalcio dell’erba in alcuni punti possa prevenire problemi importanti. Abbiamo raccontato come informare , con una campagna, una popolazione non abituata alla presenza dei selvatici sia fondamentale per adottare pratiche corrette e mitigare fino a quasi eliminare la problematica.
E’ stato esposta la metodologia riportata nella Riserva dei Calanchi di Atri dagli stessi studiosi presenti al convegno con una azienda agricola oggetto di un progetto di tutela. Lo stesso progetto è stato proposto al comune di Roseto dalle Guide a tutela dei residenti ed è stato richiesto finanziamento in Provincia.
In quasi due anni di progetto e campagna informativa l’azienda di Atri in 22 mesi non ha subito attacchi o danni da parte dei selvatici. Dimostrazione che le indicazioni e lo studio portati , oltre che avere valenza di studio, ha un effetto pratico importante.
Il convegno è disponibile sui social per essere rivisto da tutti. Erano presenti i giovani studenti dell’istituto agrario Di Poppa Rozzi e diversi residenti della Riserva.
E’ solo un primo passo. Il 10 Dicembre ci sarà un secondo convegno con il Direttore dei Calanchi di Atri Adriano de Ascentiis.
I problemi di questi anni dipendono dall’assenza delle istituzioni, dalla mancanza di una gestione che gestisca e risolva i problemi. In attesa , come sempre, ci siamo mossi da volontari accollandoci ancora una volta le spese per la ricerca.


