Penne. L‘università della LIBEReTÀ “Nicola Perrotti – Città di Penne” organizza per mercoledì 11 dicembre alle 17 nella sala consiliare del Comune di Penne un convegno sull’olio d’oliva prodotto nell’area vestina; parteciperanno, oltre alle autorità istituzionali, Mariano Siciliano, responsabile CAA-CIA di Penne, il sommelier dell’olio Danilo Cretarola, Paolo Castellucci, segretario SPI-CGIL provinciale.
L’autore del libro relazionerà sulla storia dell’olio pennese, sugli sviluppi commerciali dovuti a una intensificazione della produzione nell’Ottocento e parlarà del Canto della raccolta delle olive, uno spaccato antropologico rivissuto da un cantore locale, che canterà il canto di lavoro; il gruppo folk I Musicanti rivisiterà la canzone in chiave moderna.
Il canto, sfuggito alla ricerca di molti antropologi, è ricco di spunti testuali e di figure retoriche, di cenni storici alle antiche fiere di Senigallia e Foggia, ai Saraceni, alle Crociate.
Il canto, all’origine, era diffuso e legato ai percorsi della transumanza. È in distici, con versi strutturati in endecasillabi, rime ed assonanze, a sfottò tra un uomo e una donna, in cui il finale termina con la riappacificazione e spezzava il silenzio delle campagne.
Molti canti popolari hanno dato impulso alla rinascita della canzone abruzzese che ha avuto grande importanza e risalto nella metà del ‘900 con illustri compositori e poeti dialettali.
E’ un canto d’amore con reminiscenze che si riallacciano al passato e alla transumanza; diffuso nell’area vestina e collinare, da Farindola a Penne, Loreto Aprutino, Pianella, Moscufo, il canto si è diffuso nelle colline situate lungo la fascia adriatica fino a trovarne ampie tracce nel Salento, dove la contaminazione linguistica ha destrutturato il canto.
La transumanza ha fatto da tramite, da cinghia di trasmissione dei contenuti canori.
Di particolare interesse nel libro è l’importanza del ruolo della donna nel lavoro agricolo tra l’Otto ed il Novecento. Per la prima volta, da un elenco di conti di un’antica famiglia del 1869, si sono rintracciati i nomi o soprannomi delle donne che raccoglievano le olive a Pianella “sulle scale” e “in terra” con la relativa paga giornaliera. Nel libro è presente un interessante glossario minimo delle parole dialettali che scandivano i tempi del lavoro e dello stare insieme.
Lo storico Vittorio Morelli, nel suo lungo lavoro di ricerca, ha potuto intervistare negli anni ’80 quattro cantori informanti che hanno permesso di mantenere viva la memoria, oggi tradotta nel libro che sarà presentato a Penne.
A seguire, è prevista una degustazione di olio e di prodotti tipici vestini di diverse aziende della provincia di Pescara.