Tagliacozzo. A chiusura degli appuntamenti in palinsesto in Sala Green per la seconda giornata del Festival della comunicazione “Controsenso”, il seminario “NewMedia: come scrivere un articolo in chiave SEO” con la presenza di Michele Fazi, esperto SEO di The Digital World. La sfida? Essere visibili sul mare magnum del web.
“Innanzitutto, cosa è la SEO? Si tratta dell’acronimo di Search Engine Optimization, tre semplici parole che possono cambiare radicalmente il destino di un proprio prodotto editoriale”, spiega Fazi. “Non esistono trucchetti, non più almeno. Prima si utilizzava il cosiddetto keyword stuffing, leggevamo articoli con ripetute allo sfinimento determinate parole e gli algoritmi Google premiavano questa prassi, onestamente fastidiosa alla lettura. Oggi tali algoritmi si sono evoluti in senso diametralmente opposto: vengono premiati contenuti di qualità, quelli che rispondono in modo più efficace ad una query dell’utente. La qualità viene fuori anche in un’altra modalità poiché Google fa molto caso al tempo di permanenza dell’utente su una pagina e, quindi, scrivere bene, interessare il lettore, è essenziale. I fattori di ranking sono moltissimi, tra tutti tag title e meta description, sia chiaro – precisa Fazi – ma la qualità del pezzo e la sua capacità di rispondere ad una query sono volani essenziali”.
Una considerazione sulla “guerra digitale” del nostro tempo: web vs social, chi la spunterà? “Andranno di pari passo, sono diversi ma complementari. La latenza aiuterà i social per la capacità di integrarsi nella quotidianità, il giornalismo verrà sempre più veicolato tramite queste piattaforme. Oggi le persone arrivano sui siti dal social network, approdano sui portali scrollando le loro timeline. Tuttavia è essenziale integrare le strategie, vanno rese strade parallele anche se, considerazione personale, i social diventeranno una sorta di motori di ricerca 2.0”