L’Aquila. L’8 marzo, per il settimo anno consecutivo in tutto il mondo sarà sciopero femminista e transfemminista contro la violenza maschile sulle donne e ogni forma di violenza di genere.
“Scioperiamo dal lavoro dentro e fuori casa, dai ruoli di genere e da tutti i ruoli che ci vengono imposti, dai consumi. La violenza di genere, la pandemia, la guerra, il disastro ecologico, l’inflazione: viviamo in un mondo di crisi continue che non sono emergenze ma segnali evidenti di un sistema che si sta sgretolando, un sistema ingiusto che ci costringe a vivere vite insostenibili e che vorrebbe chiuderci nell’isolamento e nell’impotenza. In questa solitudine non vogliamo starci e insieme troviamo la forza di ribellarci, lottare e rifiutare tutto questo!”.
Inizia così una nota a firma di Ass.ne FuoriGenere, Collettivo Malelingue, CaseMatte, Comitato 3e32, United L’Aquila, Ass.ne 180amici L’Aquila, Collettivo FRE(A)KTION, Biblioteca delle Donne-Ass. Donatella Tellini, Centro Antiviolenza-Ass.ne Donatella Tellini, Ass.ne Donne TerreMutate, Ass.ne Luca Coscioni-L’Aquila, Collettivo Balia dal Collare, LINK-L’Aquila, UDS-L’Aquila, Arcigay “Massimo Consoli” L’Aquila, UDU-L’Aquila.
“Scioperiamo insieme contro femminicidi, stupri, molestie, sessismo e ogni forma di discriminazione, contro la violenza dei tribunali e delle narrazioni tossiche dei media, contro la legge 54/2006 sull’affidamento condiviso, per il finanziamento dei centri antiviolenza laici e femministi, per garantire che i percorsi di fuoriuscita dalla violenza rispettino le nostre scelte e la nostra autodeterminazione.
Scioperiamo insieme per una sanità pubblica accessibile laica e libera da stereotipi sessisti, transfobici, grassofobici, abilisti e razzisti, contro l’obiezione di coscienza, contro la violenza ostetrica e l’ingresso delle associazioni antiabortiste nei consultori, per un aborto libero, sicuro e gratuito, per una medicina femminista e transfemminista. Scioperiamo perché presso l’Ospedale dell’Aquila non è possibile accedere alla Ru486, farmaco che consente a chi lo desidera di interrompere una gravidanza nelle prime 7 settimane senza recarsi in sala operatoria.
Scioperiamo perchè vogliamo trasparenza dei dati sulle obiezioni di coscienza e sulle interruzioni volontarie di gravidanza! L’Ospedale dell’Aquila, nonostante i solleciti non ha mai risposto! Denunciamo la carenza di strutture e fondi e l’inefficienza di servizi territoriali necessari alla tutela della salute mentale.
Scioperiamo insieme contro la violenza della scuola del merito e dell’umiliazione, contro un sistema scolastico sempre più moralista e autoritario, per una scuola che sia davvero per tuttә, che tenga conto delle condizioni materiali e di esistenza delle persone che la vivono, che educhi alle differenze e combatta sessismo e discriminazioni.
Scioperiamo insieme contro la crisi climatica e dai consumi, contro un sistema che considera la terra e gli animali risorse infinitamente disponibili, contro il greenwashing dei governi e delle multinazionali.
Scioperiamo e ci riappropriamo dello spazio pubblico contro la deriva securitaria di questa amministrazione. L’Aquila è piena di spazi abbandonati e non illuminati. Scendiamo in piazza perché una città sicura non si fa con la repressione, il controllo o la forza! Sfileremo per le vie del centro, le stesse in cui la notte, senza illuminazione pubblica, camminiamo impauritә con le chiavi in mano!
Scioperiamo dalla politica di gentrificazione e turistificazione che calpesta le fasce più marginalizzate che nella nostra città vengono relegate in periferia mentre il centro diventa uno spazio di consumo elitario, in cui gli affitti onerosi escludono la maggior parte delle persone.
Scioperiamo contro le istituzioni aquilane che continuano a non dare una risposta all’emergenza abitativa di chi una casa non ce l’ha o rischia di perderla perché non riesce a pagare affitto e bollette. Oggi all’Aquila non è possibile beneficiare di un alloggio pubblico nonostante la città sia stracolma di case vuote!
Scioperiamo insieme contro tutti i lavori sottopagati e precari che siamo costrettә ad accettare per sopravvivere, per dei contratti stabili e tutelanti, per un reddito di autodeterminazione che ci garantisca indipendenza economica e autonomia per sottrarci alla violenza, per un welfare pubblico e universale, per un salario minimo, per la redistribuzione del carico di lavoro di cura.
Rendiamo il lavoro di cura una pratica collettiva affinchè non gravi più soltanto sulle vite delle donne e altre soggettività! Prendiamoci cura del mondo ma facciamolo insieme!
Scioperiamo insieme contro la violenza di razzismo e confini, per la libera circolazione delle persone, contro il razzismo sistemico che attraversa ogni ambito delle nostre vite.
Scioperiamo insieme dai ruoli di genere perché siamo lesbiche, trans, frociә e queer e i nostri desideri contano perchè tuttә possano essere liberә e possano affermare il diritto all’autodeterminazione sui propri corpi!
Scioperiamo insieme per affermare diversi modi di fare ed essere famiglia. Scioperiamo insieme contro lo stigma che uccide chi fa sex work e per la decriminalizzazione del lavoro sessuale.
Scioperiamo insieme contro l’abilismo che discrimina le persone con disabilità, per rivendicare l’autodeterminazione e i desideri di tuttә.
Scioperiamo insieme contro la violenza di tutte le guerre, fatte da ricchi e potenti e pagate dalle popolazioni civili, donne e bambinә prima di tutto, per la pace, l’autodeterminazione dei popoli e la giustizia sociale, per un mondo senza confini, senza imperialismi e senza eserciti. Scioperiamo insieme, solidali alle donne curde, afghane e iraniane e alle donne che in tutto il mondo stanno lottando per una vita libera dall’oppressione!
Tutte le persone che non potranno seguirci nel corteo potranno partecipare alla cena preparata dall’associazione 24 Luglio, al prezzo di 5€, presso lo spazio sociale CaseMatte (Parco di Collemaggio, L’Aquila).
Scioperiamo insieme perché ci muove il desiderio di costruire adesso il mondo che vogliamo vivere!”.
8 marzo, gli studenti aquilani aderiscono allo sciopero di Fuori Genere
“L’Unione degli Studenti L’Aquila e Link Coordinamento Universitario L’Aquila aderiscono allo sciopero transfemminista dell’8 marzo lanciato dal collettivo cittadino Fuori Genere.
Scioperiamo per avere reali strumenti di contrasto alla violenza nei luoghi della formazione, a partire da sportelli CAV garantiti ed accessibili in ogni scuola e in ogni università, fino a tutele formali come i regolamenti antimolestie e i Comitati Unici di Garanzia che vadano a tutelare chi decide di denunciare.
Chiediamo che l’educazione sessuale, all’affettività e al consenso sia garantita per tutti. Troppo spesso all’interno degli istituti e degli atenei questi temi non vengono trattati, o vengono affrontati con superficialità. Vogliamo essere educati ad una sessualità e ad un’affettività sana ed accessibile. Siamo stanchi di vivere la nostra intimità con vergogna e disagio, vogliamo essere liberi e consapevoli dei nostri corpi.
Vogliamo una didattica che sia realmente transfemminista, dove non vengano meno tutti i riferimenti al ruolo fondamentale di molte donne e perdine queer nella storia, nelle arti e nelle scienze. Vogliamo un’educazione libera dal patriarcato, decoloniale, ecologista e anti abilista. La predominanza maschile sui saperi deve cessare al più presto possibile.
Per questo e per molto altro domani scenderemo in piazza al fianco di Fuori Genere e di molte altre realtà del territorio abruzzese e non solo. L’appuntamento lanciato dai collettivi è alle ore 15:30 a Piazza San Basilio, davanti l’università di lettere, un luogo chiaramente simbolico per rilanciare le nostre rivendicazioni sui luoghi della formazione”.