L’Aquila. A partire dal giorno 22 febbraio i beneficiari del contributo economico di sostegno al reddito (riferito all’annualità 2023) vedranno accreditato sul proprio conto corrente l’importo spettante in base alla composizione del nucleo familiare.
L’Assessore alle Politiche Sociali del Comune dell’Aquila Manuela Tursini interviene sul Contributo economico di sostegno al reddito a favore di nuclei familiari, con reddito annuo non superiore a 7000 euro (riferito all’annualità 2023) in erogazione nei prossimi giorni: “Si tratta di una misura pensata per dare ulteriore sostegno ai nuclei fragili del nostro territorio, misura che si aggiunge alla rete di protezione nazionale. Ci preme sottolineare che la capienza dei capitoli di spesa destinati a questo tipo di intervento è cresciuta del 400% passando da 70.000 euro ai 300.000 euro attuali”.
“Un segnale di consapevolezza della delicata congiuntura socio-economica che ci troviamo ad affrontare come comunità cittadina e nazionale e una responsabilizzazione dell’Ente locale nel sistema di welfare del Paese”, afferma la Tursini.
“L’istruttoria delle circa quattrocento domande pervenute è stata espletata con scrupolo e attenzione dagli uffici, perché dietro ciascuna pratica c’è sempre una storia e un contesto da cui non si può prescindere, non possiamo disumanizzare. Questo è per sottolineare l’efficienza degli uffici, considerando un’esponenziale incremento di domande pervenute rispetto agli anni passati e considerando che il limite dell’Isee era più basso. Ricordiamo inoltre che il termine per la presentazione della domanda era fissato al 22 dicembre 2023 e la Determinazione Dirigenziale è stata firmata in meno di due mesi, andando a ridurre notevolmente le tempistiche di istruttorie delle istanze. Un plauso per questi risultati va al Dirigente del Settore Luzzetti, al Funzionario responsabile Di Stefano e a tutti i dipendenti del settore che continuano con questo approccio nonostante la mole di attività che investe i nostri uffici. Ricordiamo inoltre ai nuclei familiari”, conclude la Tursini, “che il contributo non è per le spese voluttuarie ma è per vitto, alloggio, spese sanitarie, educazione e formazione dei figli a carico, spese che andranno rendicontate” conclude l’Assessore.