Pescara. Prosegue la difficile situazione del commercio cittadino a Pescara, segnato da numerose chiusure di attività negli ultimi anni. Nel quinquennio 2019-2024, in Abruzzo sono scomparse 3.092 imprese commerciali, con un calo dell’11,2% rispetto al 10,1% registrato a livello nazionale. I dati, diffusi dal Partito Democratico regionale, evidenziano un calo particolarmente marcato tra le donne imprenditrici (-13,05%) e gli imprenditori italiani (-11,3%), ma anche tra quelli stranieri (-10,6%). Il solo 2024 ha visto 1.155 chiusure a fronte di 488 nuove aperture.
La legge regionale denominata “Salva Casa”, approvata recentemente, consente la trasformazione di opifici dismessi in punti vendita della media distribuzione, una misura che ha suscitato preoccupazioni per l’impatto sul commercio cittadino. Nel corso dell’iter legislativo, il Partito Democratico ha svolto un ruolo di opposizione, spinto anche dalle associazioni di categoria come Confesercenti, al fine di ottenere l’estensione della moratoria sulle nuove aperture dei grandi centri commerciali fino al 2026, a seguito della riduzione iniziale prevista fino al 2030.
“In questa fase è stato fondamentale il lavoro degli uffici del Consiglio regionale, in particolare di Francesca Di Muro e Anna Caporale, per difendere la norma davanti al Ministero del Made in Italy”, commenta in una nota del Pd Abruzzo.
Riguardo alla situazione locale, il Pd Pescara evidenzia come il centro storico cittadino stia vivendo un forte declino, con molte attività che hanno chiuso i battenti. “Le iniziative dell’Amministrazione comunale sono insufficienti”, affermano i rappresentanti del partito, “e problemi come la viabilità e la carenza di parcheggi nel centro, in particolare l’area di risulta, scoraggiano i consumatori”. Secondo il Pd, il numero dei parcheggi nell’area di risulta è passato da 2.318 a 1.414, e il progetto di riqualificazione previsto sarà suddiviso in più lotti, con tempi lunghi per il completamento.
Inoltre, parte degli stalli sarà riservata al personale della futura sede unica della Regione, che sorgerà su aree inizialmente destinate a verde pubblico, secondo quanto riportato dal Pd.
Il Partito Democratico locale invita quindi ad aprire “una grande vertenza sul commercio cittadino”, evidenziando l’importanza di questo settore per il decoro, i servizi e la sicurezza della città, e si dice pronto a collaborare “purché questa vertenza diventi una priorità reale e non uno strumento di facili passerelle”.