Pescara. Indicazioni ambientali e nutrizionali. Possibilità di ampliare l’etichetta fuori dallo spazio fisico, sfruttando il digitale. Sono solo alcune delle nuove disposizioni normative in materia di etichettatura che i produttori vinicoli dovranno rispettare già dalle produzioni 2024. Tutti gli aggiornamenti sono stati illustrati ieri mattina durante il convegno “Le nuove disposizioni normative sull’etichettatura e presentazioni dei vini a Do e Ig”, organizzato dal Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo.
Davanti a un parterre di vignaioli, enologi, e tecnici del settore, hanno sviluppato i loro interventi Paolo Castelletti, segretario generale Unione Italiana Vini, Chiara Menchini, responsabile ufficio giuridico Unione italiana vini, Nicola Tinelli, responsabile ufficio politico Unione Italiana Vini, moderati dall’enologo Nicola Dragani, presidente del comitato tecnico del Consorzio. I lavori sono stati aperti dal presidente del Consorzio, Alessandro Nicodemi e chiusi dall’assessore regionale all’Agricoltura, Emanuele Imprudente.
“Il consorzio negli ultimi due anni sta affiancando le attività istituzionali di promozione, valorizzazione e tutela, con una fitta azione di informazione per gli operatori vinicoli della regione”, ha sottolineato Nicodemi. “L’incontro di ieri è nato con l’obiettivo di fornire tutti gli aggiornamenti in materia di etichettatura. Le norme europee infatti impongono nuove disposizioni che rendono l’etichettatura sicuramente più completa, ma anche più complessa. Per questo motivo abbiamo ritenuto importante organizzare un momento di approfondimento con esperti del settore al fine di dare ai nostri produttori tutte le informazioni necessarie”.
Sui dettagli tecnici è entrata Chiara Menchini responsabile dell’ufficio giuridico dell’Unione Italiana Vini che ha evidenziato come “il 2023 sia stato un anno interessante e rivoluzionario. Le prime novità riguardano l’etichettatura ambientale, perché i consumatori leggeranno in etichetta informazioni sullo smaltimento degli imballaggi delle confezioni. Poi ci saranno informazioni di tipo nutrizionale, quindi la tabella nutrizionale, con l’elenco degli ingredienti e delle componenti del prodotto finale. L’altro grande elemento di novità, che per primo ha introdotto il Ministero italiano alla Transizione ecologica, è l’apertura all’online, con la possibilità di riportare informazioni off label, quindi fuori dall’etichetta. La Commissione europea ha consentito di inserire un qr code dove poter riportare online sia le indicazioni obbligatorie, ma anche altre informazioni a beneficio del consumatore”.
L’evento è stato l’occasione anche per scattare una fotografia del mercato vinicolo in Italia e all’estero. “I consumi sono in tendenziale riduzione in Italia come sui mercati internazionali”, ha sottolineato Castelletti, segretario generale Unione Italiana Vini. “Anche l’export tende a frenare tranne che per gli Stati Uniti che nei primi mesi dell’anno ha segnato uno 0,5 per cento, dettato dai vini spumanti. Questo significa tensione sui prezzi e riduzione dei consumi. La spirale inflazionistica ha ridotto la capacità di spesa delle famiglie anche se la situazione sta riprendendo, e poi c’è in atto da anni un cambiamento dei consumi dei giovani che guardano a prodotti salutistici con meno calorie o ai cocktail. In questo scenario, considerando che la contrazione maggiore riguarda i vini rossi, l’Abruzzo paga pegno. Ha le potenzialità per uscirne riposizionando i prodotti sia nella grande distribuzione che sui canali tradizionali, guardando meno ai discount e lavorando più sui valori che sui volumi. È un’operazione di tipo sistemico che il Consorzio può sicuramente coordinare bene”.
“Ottimo lavoro sta facendo il Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo per formare il sistema vitivinicolo abruzzese”, ha commentato l’assessore regionale Emanuele Imprudente, “perché l’evoluzione del mondo del vino è costante sia in termini normativi che di mercato. Per poter essere al passo coi tempi ci vogliono momenti di confronto. L’incontro promosso ieri è stato di altissimo livello, per aprire lo scenario su cui bisogna lavorare e incidere con delle politiche del vino per i prossimi anni. Con il Consorzio stiamo lavorando braccio a braccio per trovare soluzioni importanti per dare il giusto valore al vino abruzzese, che in termini di qualità non è secondo a nessuno”.