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Consiglio regionale: approvato bilancio di previsione e rendiconto finanziario ma è scontro

Redazione Cronaca di Redazione Cronaca
24 Marzo 2022
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L’Aquila. Nel corso dei lavori odierni, il Consiglio regionale ha approvato, con 18 voti favorevoli, il progetto di legge n. 245/2022:

  • Semplificazione del sistema regionale mediante abrogazione di leggi regionali. Il provvedimento è finalizzato a semplificare il sistema normativo regionale mediante l’abrogazione espressa di disposizioni di legge regionali, relative al periodo 1993-2002, già tacitamente o implicitamente abrogate o, comunque, non più operanti o applicate, in quanto hanno esaurito i propri effetti.

Successivamente, sono stati approvati, con 17 voti favorevoli, due provvedimenti amministrativi:

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  • il “Rendiconto finanziario 2021 del Consiglio regionale”
  • e il “Bilancio di previsione del Consiglio regionale 2022/2024 – Prima variazione – Applicazione Avanzo di Amministrazione Esercizio 2021 – Assestamento generale dei conti”.

 

 

CONSIGLIO REGIONALE, MARCOZZI: “LA GIUNTA MARSILIO ALZA IL MURO PER NEGARE IL CONFRONTO IN AULA SU PROVVEDIMENTI VITALI PER L’ABRUZZO. GESTIONE DEI LAVORI INACCETTABILE”

“Ancora una volta il centrodestra conferma di non aver alcuna intenzione di garantire alle opposizioni il diritto di fare il proprio dovere. Le forzature ai regolamenti, nella seduta di oggi, hanno toccato il proprio apice. Si nega la possibilità di avere una qualsiasi forma di dialogo, e questo è uno sfregio non tanto alle forze politiche, ma a tutti gli abruzzesi. Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia hanno deciso di erigere un muro per troncare ogni discussione. Erano mesi che non sentivamo la voce del Presidente Marsilio in aula e oggi, invece di entrare sui temi, ha preferito fare il proprio show per attaccare le opposizioni che chiedono semplicemente di fare il proprio lavoro. La verità è una, in Abruzzo non è possibile parlare del PNRR su cui la Giunta non ha ancora una visione precisa, nonostante l’importanza capitale della gestione dei fondi. Addirittura non si possono leggere determine, delibere o atti, soprattutto in materia sanitaria, da cui poter capire quello che accade nel territorio e lavorare per garantire la tutela dei diritti dei cittadini. Non abbiamo diritto di discutere progetti di legge, né di opposizione né di maggioranza, con testi che vengono stravolti con emendamenti il cui contenuto è spesso ignorato perfino dai consiglieri regionali di centrodestra. Abbiamo presentato una mozione, firmata in maniera congiunta con le opposizioni di centrosinistra, per impegnare la Giunta a fare la Giunta: discutere con le opposizioni, coinvolgere la cittadinanza sui temi fondamentali per il futuro, lavorare in maniera più seria da qui alla fine della legislatura. Quanto vissuto fino a oggi è inaccettabile”.

Il commento arriva dal Capogruppo M5S in Regione Abruzzo Sara Marcozzi, che spiega: “Per tutti questi mesi, tra emergenza sanitaria ed economica, la nostra opposizione è sempre stata responsabile. Abbiamo lavorato non per il nostro tornaconto di consenso, ma per il bene degli abruzzesi. Abbiamo collaborato alla redazione di leggi che stanziassero fondi per il tessuto economico abruzzese che sono stati bloccati da lentezza e improvvisazione di una Giunta incapace di lavorare per il bene del territorio. Nonostante questo, ci è stato impedito di far sentire in aula la voce delle migliaia di cittadini che abbiamo l’onore di rappresentare in Consiglio regionale. Quello che è accaduto oggi in aula è inaudito, con una maggioranza incapace di governare l’Abruzzo in maniera seria e che si sta sgretolando, Commissione dopo Commissione, Consiglio dopo Consiglio. Noi difenderemo il diritto di fare discussioni serie su tutti i provvedimenti, e lo faremo con ogni strumento a nostra disposizione. Davanti a questo atteggiamento, non siamo disposti a fare un passo indietro”, conclude.

 

Gruppi di opposizione uniti su lavori del Consiglio: “Minoranza ignorata dalla tagliola di regime: la presidenza fa passare solo gli emendamenti controllati dal centrodestra. Un comportamento inaccettabile”

“Il centrodestra calpesta di nuovo il regolamento consiliare e le prerogative della minoranza, stavolta attraverso la conduzione di parte del Consiglio regionale ad opera del Presidente Sospiri, arrivando a una vera e propria tagliola di regime, che cancella tutte le prerogative che il regolamento riconosce alla dialettica politica. Per queste ragioni non voteremo alcuni dei provvedimenti in discussione oggi, contestando un sistema che applica le regole solo a proprio vantaggio”, dura protesta in aula da parte de consiglieri dei gruppi del Movimento 5 Stelle e di centrosinistra Pd, Legnini Presidente, Gruppo Misto e Abruzzo in Comune.

“In molteplici occasioni negli ultimi tre anni, soprattutto durante il periodo di massima recrudescenza dell’emergenza sanitaria, i gruppi di opposizione hanno assicurato adeguata collaborazione istituzionale al fine di permettere in tempi celeri l’approvazione di norme necessarie alla popolazione abruzzese – incalzano i consiglieri – Spesso abbiamo garantito il mantenimento del numero legale delle sedute al fine di permettere il corretto andamento dei lavori consiliari. Oggi purtroppo ci siamo trovasti di fronte a ripetute forzature, che avevano lo scopo di far passare solo la linea della maggioranza, togliendo alla minoranza strumenti e prerogative per agire. Una cosa gravissima, di cui non possiamo non tenere conto, considerata l’inerzia su argomenti importanti per la comunità: restano al palo questioni essenziali come la trasparenza, che avevamo chiesto di ripristinare rendendo visibile l’archivio delle delibere di Giunta; l’istituzione di un tavolo consiliare per l’attuazione dei bandi del PNRR e quello di confronto sul progetto di velocizzazione della Linea ferroviaria Roma-Pescara; aspettiamo atti di programmazione sulla sanità e sulla rete ospedaliera, visto che siamo ancora fermi al 2018 e senza non è possibile attingere alle risorse capaci di trasformare gli annunci in pratica; aspettiamo risposte sull’istituzione di una commissione di inchiesta sull’emergenza idrica che presto tornerà di attualità su tutto il territorio regionale; aspettiamo, infine, di vedere calendarizzata la discussione in Commissione e in aula i provvedimenti legislativi delle opposizioni, da quelli sulle assunzioni in ambito sanitario, alla legge sul lavoro, sul differenziale di genere, sull’editoria. Un gioco al massacro che non ha alcuna giustificazione, sia alla luce delle vere e proprie fratture in seno alla maggioranza di centrodestra che hanno rallentato e impedito i lavori delle Commissioni consiliari nei mesi scorsi, condizionando anche i lavori del Consiglio, sia rispetto al nostro atteggiamento positivo. Il ruolo super partes e di garanzia che lo Statuto affida alla Presidenza è venuto meno ed è diventato “politico”, oggi abbiamo capito perché”.

 

MAGGIORANZA : STERILE LITANIA DI UNA MINORANZA SENZA PROPOSTE

 

“La minoranza continua una litania fuori luogo e soprattutto senza riscontro rispetto ai fatti e accadimenti del Consiglio Regionale. Di fronte ad una legge di abrogazione di altre leggi superate ed ininfluenti, per cui tutti hanno lodato il lavoro fatto dalla Presidenza del  Consiglio, si è chiesto di inserire un emendamento per finanziare una manifestazione  internazionale (Europei Under 20 di pallavolo), che peraltro vede coinvolte due  amministrazioni politicamente opposte, il cosiddetto “emendamento bipartisan”. Inspiegabilmente e pretestuosamente, le minoranze hanno presentato centinaia e centinaia di emendamenti intrusi, senza copertura finanziaria, peraltro volendo discutere gli stessi uno per uno e chiedendo il voto per appello nominale al fine di tenere bloccati i lavori  assembleari per decine di ore.

La maggioranza, che non è stata mai messa in discussione in questi tre anni, a differenza di ciò che accadeva nel precedente Consiglio regionale, ha ricordato che i regolamenti sono fatti per il rispetto delle minoranze ma anche perché la maggioranza stessa possa portare a compimento il proprio mandato elettorale. Peraltro, a più  riprese, il Presidente del Consiglio Regionale Sospiri e lo stesso Presidente della Giunta Marsilio hanno dichiarato la  disponibilità ad interrompere i lavori consiliari per riunire la Conferenza dei Capigruppo al fine di superare le eventuali incomprensioni, ma a fronte di questa ripetuta disponibilità ed apertura, la minoranza ha sempre respinto la proposta. Nessun sopruso, nessuna illegalità, nessun atto minatorio contro la minoranza, ma la corretta applicazione di Statuto e Regolamento per arrivare a determinare una legge a favore della sburocratizzazione e per  dare all’Abruzzo una manifestazione Internazionale che vedrà coinvolto il nostro sistema alberghiero e turistico”. E’ quanto dichiarano i capigruppo Mauro Febbo (Forza Italia), Vincenzo D’Incecco (Lega), Guerino Testa (FdI), Simone Angelosante (Valore Abruzzo) e Roberto Santangelo (Azione).

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