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Consiglio comunale dell’Aquila, la risposta dei capogruppo di maggioranza sull’assegnazione dei buoni familiari

Francesca Salvati di Francesca Salvati
5 Aprile 2020
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L’Aquila. In seguito all’assegnazione dei buoni spesa familiari nel Comune dell’Aquila, i capogruppo di maggioranza hanno dichiarato quanto segue.

“È stucchevole, soprattutto in momenti come questi, volere a tutti i costi alzare i toni e portare sul piano della discriminazione provvedimenti come quello delle misure urgenti di solidarietà
alimentare finalizzate all’ acquisto di buoni spesa per generi alimentari e prodotti di prima necessità. È altresì stucchevole che ogni qualvolta si parli di tematiche sociali si utilizzi una narrazione monodirezionale che stravolge la realtà dei fatti” commentano i capogruppo.

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“Le persone che fanno proclami di questo genere omettono volutamente di dire ai cittadini aquilani che esistono già, o sono stati già deliberati, una serie di altri servizi come la rete territoriale con le associazioni, la solidarietà alimentare, la misura per l’acquisto di beni di prima necessità, oppure
servizi attivi da anni come lo Sprar, le case famiglia, i C.a.s. e altri servizi, tutti sostenuti con fondi
statali. La strada intrapresa da questa amministrazione si basa su linee guida ministeriali, alle quali non c’è stata alcuna opposizione, che hanno suddiviso le somme spettanti ai comuni italiani in base al
numero di residenti di ciascun comune, e proprio secondo la medesima logica le somme stesse
vengono destinate ai residenti. Basta aprire il sito del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali per rendersi conto della bontà del procedimento e leggere ad esempio che, chi può fare domanda per il Reddito di Cittadinanza deve essere “cittadino italiano o europeo o lungo soggiornante e risiedere in Italia da almeno 10 anni, di cui gli ultimi 2 in via continuativa”. Come mai per questa scelta non c’è stata una levata di scudi nazionale?” continuano i capogruppo.

“Quasi tutti i comuni hanno inserito in questi giorni, per ottenere i buoni spesa, il requisito della
residenza e anche per vedere questo basta fare un semplice giro on-line. Però si può andare ancora più a fondo. L’ordinanza di Protezione Civile 658/2020 descrive chiaramente che la platea dei beneficiari deve essere individuata tenendo conto del nesso tra l’emergenza epidemiologica da virus Covid-19 e gli effetti economici da essa derivanti e dando la priorità ai nuclei non già assegnatari di sostegno pubblico.
Quello che proprio non si vuole capire è che l’ utenza, in questo caso, non è la solita dei servizi sociali comunali, ma è caratterizzata da famiglie che mai ne avrebbero usufruito in condizioni normali.
È probabile che quelle stesse persone che ci attaccano per atteggiamenti discriminatori a breve
arriveranno a dirci che anche l’ essere residenti in un comune italiano è fonte di discriminazione”concludono i capigruppo di maggioranza del Consiglio Comunale dell’Aquila.

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