Pescara. “La crisi politica del centrodestra abruzzese è deflagrata ben prima del previsto stelle nomine della sanità: è questo il risultato di sei mesi di governo regionale inesistente, sia sui temi più urgenti e rilevanti, che sulla gestione ordinaria”, così i consiglieri di centrosinistra dei gruppi Legnini Presidente, Pd e Abruzzo in Comune l’indomani dalla verifica della maggioranza di centrodestra alla guida della Regione. “La Giunta Marsilio è ormai ferma– incalzano i consiglieri Giovanni Legnini, Silvio Paolucci, Dino Pepe, Antonio Blasioli, Sandro Mariani e Americo Di Benedetto – L’Abruzzo è di fatto senza guida ed in balia di una maggioranza che sbanda sulle poltrone. Il rinvio a settembre deciso dal vertice di ieri con la previsione di un’inedita cabina di regia presso la Presidenza della Giunta, fa pensare a due soli scenari: il commissariamento di Presidente e Giunta, oppure una rottura solo rimandata. La Lega ha provato, prima alzando la voce e poi facendo una mezza marcia indietro forse anche per le divisioni interne tra D’Eramo e Bellachioma, a dare un senso politico alla manifestata inconcludenza della Giunta. Lo ha fatto con una strampalata richiesta di delega sull’Autonomia differenziata, tema delicatissimo per il nostro futuro”.
Le ragioni per preoccuparsi ci sono tutte, sottolineano i gruppi di centrosinistra elencando i grandi dossier che restano al palo. “Le poche soluzioni prospettate sono pasticciate o dannose in tema di:
Sanità. Il tavolo di monitoraggio ministeriale ha dato l’ok sui conti e i Lea della gestione precedente (2017-2018), sul resto è tutto fermo al palo delle promesse elettorali. Sei mesi per nominare i due direttori generali delle Asl, aprendo poi la crisi politica. Le assunzioni previste e finanziate Giunta di centrosinistra totalmente ferme. Non c’è una linea chiara dell’esecutivo sulla programmazione sanitaria e la costruzione dei nuovi ospedali; anche la proposta della rete ospedaliera è frammentaria e confusa, tanto che il Ministero, non condividendola, ha rinviato anch’essa all’autunno.
Trasporti. Il rilancio dei trasporti regionali su gomma promesso in campagna elettorale si traduce invece in 3 milioni di chilometri di corse bus in meno fra tagli e privatizzazioni. Sull’aeroporto si sconta il ritardo delle procedure di erogazione dei fondi Masterplan già previsti dalla Giunta di centrosinistra per 18 milioni di euro, inoltre la Regione non ha ancora stanziato i 1.160.000 euro di fondi necessari per pagare i 38 dipendenti Saga. Nessuna iniziativa per velocizzare la rete ferroviaria e inerzia anche contro i rincari fino all’88 per cento delle tariffe della linea veloce che passa in Abruzzo con il Freccia Argento (ex Freccia Bianca).
Infrastrutture: nessun cantiere è partito, benché siano disponibili ingenti risorse programmate ed assegnate. Agricoltura: le imprese e la filiera agricola attendono inutilmente l’erogazione delle risorse dei fondi del Piano di Sviluppo rurale. Troppo a lungo il Dipartimento è rimasto senza Direttore. Il tavolo verde si è riunito solo una volta per il problema dei cinghiali. Al palo anche il bando per l’agriturismo.
L’iniziativa legislativa è improvvisata e disorganica, senza una visione. Le due leggi più significative sono state impugnate dal Governo e dal Tar. Sulla legge sui trabocchi si è verificato ciò che avevamo paventato: il testo aggrava più che risolvere i problemi. La nostra proposta di approvare una disciplina transitoria per l’estate, al fine di lavorare poi, insieme a una legge organica è stata ignorata e ora la situazione è di totale caos. Sui trasporti: la legge di proroga, priva di copertura finanziaria, per le tratte Giulianova-Teramo-L’Aquila- Roma, cela la decisione di tagliare i servizi minimi e privatizzare altre corse. Una scelta che danneggia tutti: lavoratori pendolari, TUA e aziende private di trasporto pubblico locale.
I grandi dossier Stato-Regione sono ad oggi privi di qualunque concreta decisione ossia: Ricostruzione, Tariffe e messa in sicurezza dell’Autostrada e Zes, portualità e corridoio penisola Iberica-Balcani.
La Giunta regionale di centrodestra dunque su molti temi è lenta – concludono i consiglieri – su altri è ferma. Noi continueremo ad incalzarli su tutto, presentando proposte concrete per l’Abruzzo come abbiamo fatto in questi mesi”. hanno concluso i rappresentanti del centrosinistra.