Pescara. Si è aperto al Pala Becci di Pescara il congresso regionale della Cgil Abruzzo e Molise, e nella sua lunga ed articolata relazione il segretario uscente Carmine Ranieri ha posto l’accento su molti temi, tra i quali largo spazio ha avuto l’argomento ambientale ed energetico.
Infatti, ha detto Ranieri “Mentre siamo dentro la crisi climatica, le energie rinnovabili e le tecnologie per l’efficienza sono già realtà: fotovoltaico, eolico, solare termico, pompe di calore riscaldano case e producono energia. l’isolamento termico degli edifici fa risparmiare energia, il sistema di trasporto pubblico può ridurre sensibilmente l’inquinamento nelle città ed il trasporto su ferro o su nave può aiutare l’ambiente”.
Per questo “Sono oltre 300 i grandi progetti industriali che puntano sulle rinnovabili ferme al Ministero dell’Ambiente mentre andrebbero realizzati velocemente. Al posto di passare con determinazione alle energie rinnovabili, alla produzione decentrata e diffusa, assistiamo ad un’accelerazione forte del sistema estrattivo. In Abruzzo, e in Molise, insieme a tante associazioni ambientaliste siamo riusciti a bloccare i progetti Ombrina e il progetto dello stoccaggio di GPL del porto di Ortona.
Ora però dobbiamo spingere perché si acceleri sulle energie alternative: comunità energetiche, impianti eolici offshore, progetti di idrogeno verde. È per questo che crediamo che il progetto Maverick al largo delle Coste di Termoli debba essere realizzato perché lo stop ai combustibili fossili può arrivare soltanto attraverso progetti di energie alternative che consentano alle persone e alle imprese di poter utilizzare energia a basso costo. Il progetto fornirebbe anche una centrale ad idrogeno verde a disposizione delle aziende del territorio e per alimentare il trasporto pubblico”.
Duro attacco del segretario regionale Abruzzo e Molise al presidente della Regione molisana. Ranieri infatti nel suo intervento durante il congresso in corso di svolgimento a Pescara si è soffermato sulle difficoltà delle imprese territoriali, e quindi “Sappiamo che questo settore è composto da piccole e micro imprese, che sviluppano oltre il 50% dell’occupazione, e molte si trovano in forte difficoltà a causa della loro dimensione molecolare che rende loro difficile investire su innovazione di prodotto e di processo nella direzione della transizione digitale ed ecologica, per investire su nuovi mercati e nuovi settori.
Molte di queste, a bassa capitalizzazione e con alti livelli di indebitamento, dovuti alla pandemia prima e all’aumento dei costi energetici e delle materie prime poi, vanno avanti con estrema difficoltà e molte di esse non riusciranno a stare in piedi – chiarisce Ranieri – Per tali imprese vani sono stati i tentativi dei sindacati confederali e delle associazioni delle imprese di attivare un tavolo permanente con la Regione Abruzzo nonostante l’impegno preso formalmente dal Presidente Marsilio in più occasioni. Un atteggiamento fortemente criticato da tutte le forze sociali ed economiche della regione. Ma lo stesso atteggiamento di chiusura è quello portato avanti dal Presidente della Regione Molise Donato Toma, anche in Molise tutto il partenariato ritiene che il confronto sia solo formale ma di poca sostanza”.