Teramo. Scoppia il caso del Bando di direttore della Uoc di Neurochirurgia di Teramo, deliberato il 7 novembre 2023. Il bando è stato annullato e ribandito e ora in lizza ci sono ben 14 candidati, i cui nomi sono ancora tutti segreti, poiché in omissis. In vista del 14 gennaio, giorno in cui è prevista la prova per il nuovo bando, a portare all’attenzione dell’opinione pubblica la vicenda, è il ricorso di un suo partecipante, il dottor Beniamino Nannavecchia, dirigente medico della medesima struttura.
I fatti risalgono al 5 ottobre 2023, quando, dopo il pensionamento del primario, in data 30 settembre 2023, la direzione strategica della Asl di Teramo ha avviato l’istruttoria finalizzata al Bando per la nomina del nuovo Direttore.
Il ricorso presentato da Nannavecchia contro la Asl contestava la validità dell’avviso pubblico per la nomina del Direttore dell’Unità Operativa, recentemente trasformata in “Neurochirurgia della colonna”. In sintesi, il ricorrente riteneva che l’avviso fosse stato redatto in modo da favorire un candidato specifico, violando i principi di imparzialità, buona fede e correttezza. Circostanze di dominio pubblico, che emergono dal ricorso presentato dal medico e che hanno portato a un accordo transattivo davanti al giudice del tribunale di Teramo, Giuseppe Marcheggiani.
Il ricorrente, Nannavecchia, è un neurochirurgo con 15 anni di anzianità in servizio al la stessa Asl e titolare di un alto incarico. Ha presentato domanda per il posto di direttore della Uoc.
La delibera oggetto della questione è la numero 1973 del 7 novembre 2023 della Asl di Teramo, che ha indetto l’avviso pubblico per la nomina del Direttore (ora “della colonna”), e l’avviso pubblico stesso.
L’avviso richiedeva competenze che secondo il ricorso non erano strettamente legate alla chirurgia della colonna, come il trattamento della patologia della dinamica liquorale e le tecniche mininvasive ed endoscopiche nel trattamento della patologia ipofisaria. Al contrario, sempre secondo il ricorso, mancavano riferimenti a tecniche chirurgiche avanzate specifiche per la colonna vertebrale. Questo, secondo il ricorrente, restringeva ingiustificatamente il numero di candidati idonei.
Il ricorrente accusava la Asl di aver agito in modo da favorire un candidato specifico, a scapito degli altri.
Il ricorrente sosteneva che la procedura seguita dalla Asl non rispettava “le normative in materia di assegnazione di incarichi di direzione di struttura complessa che prevedono una valutazione comparativa basata su criteri oggettivi e predeterminati”.
Nannavecchia ha tentato di dimostrare le sue tesi e ha chiesto al Tribunale di dichiarare l’invalidità e la nullità della Deliberazione e dell’avviso pubblico, con la conseguente obbligo per la Asl di emanare un nuovo avviso che rispettasse i principi di legalità, imparzialità e buona fede. Chiedeva anche che la Asl producesse la documentazione relativa all’iter che aveva portato all’emanazione dell’avviso contestato.
In sostanza, il ricorso contestava la legittimità della procedura di selezione per il Direttore della Uoc di Neurochirurgia.
La questione è quindi finita davanti al tribunale ordinario di Teramo, il 23 ottobre 2024, nella causa civile (n. r.g. 506/2024) tra Nannavecchia (attore) e la Asl di Teramo.
Sono comparsi davanti al giudice gli avvocati Barbara Ferretti e Marco Croce (in sostituzione dell’avvocato Monica Franceschelli) per l’attore, presente anche di persona, e l’avvocato Davide Campli per la Asl.
Le parti a quel.pinto, però, hanno dichiarato l’intenzione di voler definire la controversia in via transattiva, senza rinunciare alle rispettive posizioni, ma con la riserva di precisare in seguito i termini dell’accordo.
L’attore ha accettato la transazione partendo dal presupposto che l’obiettivo della sua domanda giudiziale (l’annullamento del bando) era stato raggiunto.
La Asl, pur ribadendo la propria discrezionalità nelle decisioni amministrative, ha accettato la transazione “pro bono pacis” (per il bene della pace). Le spese processuali, limitate a 2.500 euro (onnicomprensive), sono state dichiarate a carico della Asl. Le parti hanno convenuto che l’accordo ha estinto la materia del contendere esclusivamente in riferimento al bando oggetto della causa.
Il giudice, Giuseppe Marcheggiani, preso atto di quanto dichiarato dalle parti, ha dichiarato la cessazione della materia del contendere, come da separata sentenza.
La causa tra Nannavecchia e la Asl di Teramo si è conclusa quindi con un accordo transattivo. L’attore sembrava aver ottenuto ciò che chiedeva (l’annullamento del bando), e la Asl aveva accettato la transazione per evitare ulteriori sviluppi giudiziari. Le spese processuali erano state definite e poste a carico della Asl. Il giudice aveva quindi dichiarato la cessazione della materia del contendere, formalizzando la conclusione della causa.
Ora, però, l’attenzione è tutta sul nuovo bando pubblicato sul sito della Asl di Teramo a cui hanno risposto ben 14 neurochirurghi da tutta Italia, ma i nomi, almeno fino a qualche ora fa così risultava, sono ancora in omissis.
Nel bando viene ribadita la necessità dell’istituzione di una Neurochirurgia della colonna anche se in realtà l’Unità operativa della Colonna non è stata ancora adottata con atti aziendali ufficiali dalla Asl di Teramo. Infatti, l’atto aziendale che ne parla, giace ancora sui banchi del consiglio regionale. Nelle prossime ore potrebbero esserci delle novità sulla vicenda, su cui sono puntati i riflettori di Asl, Regione Abruzzo e opinione pubblica.