Calascio. Si sono svolti e conclusi, nel borgo di Calascio, i due workshop di upcycling, moda sostenibile, organizzati dalla Scuola di Perfezionamento della Tessitura di Calascio – ISTÓS, condotti dallo stilista originario di Isola del Gran Sasso, Andrea Bonfini, fondatore dell’atelier FADE OUT LABEL, attivo da sempre a Berlino e, per la prima volta, in Italia.
L’iniziativa rientra nelle attività realizzate grazie al contributo del progetto pilota di rigenerazione culturale, sociale ed economica “Rocca Calascio – Luce d’Abruzzo” del Comune di Calascio, selezionato dalla Regione Abruzzo nell’ambito della misura del PNRR del Ministero della Cultura (Linea A – M1.C3 – Investimento 2.1– “Attrattività dei borghi”), finanziato dall’Unione europea – NextGenerationEU. Le attività in corso di svolgimento, tra le quali l’upcycling, sono un’occasione unica per Calascio, vissuta come l’inizio di una nuova fase che dà vita a un laboratorio permanente di innovazione territoriale, che punta a diventare un esempio per altri borghi italiani.
“Siamo orgogliosi di questo progetto, che rappresenta un tassello fondamentale della strategia culturale e sociale che stiamo costruendo per Calascio. Le iniziative realizzate finora non sono frutto del caso, ma parte di un percorso strutturato, pensato per generare ricadute concrete in termini di crescita culturale, coesione sociale e sviluppo economico del territorio – ha dichiarato il sindaco di Calascio, Paolo Baldi, Fin dall’inizio, abbiamo chiesto a tutti i soggetti coinvolti di presentare una proposta progettuale sostenibile, non solo dal punto di vista culturale, ma anche economico, affinché ogni iniziativa possa continuare a vivere e produrre valore anche oltre la durata del finanziamento del PNRR. I nostri partner stanno investendo attivamente in questa visione condivisa, contribuendo a trasformare Calascio in un laboratorio permanente di innovazione e rigenerazione. ‘Rocca Calascio – Luce d’Abruzzo’ non è solo un’opportunità: è il frutto di un progetto ben radicato, costruito con attenzione per valorizzare il nostro patrimonio e rafforzare l’identità del borgo e dell’intero territorio.”
I due laboratori, hanno registrato una buona partecipazione, coinvolgendo diversi iscritti provenienti da diversi luoghi d’Italia, tra i quali anche tre residenti di Calascio.
Sotto la supervisione di Bonfini, i partecipanti hanno realizzato capi di abbigliamento e borse utilizzando le tradizionali coperte abruzzesi, e hanno modificato indumenti personali con l’impiego delle reti per la raccolta delle olive. Le attività pratiche hanno incluso lavorazioni di taglio, assemblaggio, cucitura e rifinitura manuale.
“L’upcycling è una pratica concreta di sostenibilità – ha dichiarato Bonfini. – Permette di valorizzare materiali esistenti, riducendo l’impatto ambientale della moda e contribuendo alla diffusione di una nuova consapevolezza sui temi del riuso e della circolarità. Iniziative come questa possono contribuire alla trasmissione di saperi artigianali e alla rigenerazione culturale e produttiva del territorio”.
I due Laboratori, che si sono svolti nella Cappella di San Leonardo, hanno offerto ai partecipanti la possibilità di approfondire la storia e le tradizioni locali legate alle coperte abruzzesi e alle reti da raccolta delle olive, oltre a fornire nozioni introduttive sulla sostenibilità nella moda.
“Ringrazio ISTÓS– ha concluso Bonfini – per aver reso possibile questa esperienza formativa e collaborativa. La risposta dei partecipanti ha confermato l’interesse verso pratiche di moda sostenibile e consapevole, legate alla valorizzazione del territorio.”