Pescara. I principali nodi legati alle emergenze dell’autotrasporto abruzzese, come la carenza di autisti, la necessità di pensare ad una nuova politica di formazione professionale, il caro gasolio, gli aumenti dei pedaggi esagerati e cantieri autostradali infiniti, l’obbligo per le imprese di mettersi in rete e fare squadra per pesare di più, ma anche, e non poteva essere altrimenti nel primo giorno di applicazione del green pass, le possibili conseguenze e l’impatto legati all’applicazione del lasciapassare verde nel mondo della logistica e del trasporto. Sala delle riunioni della Cna Abruzzo affollata, ieri pomeriggio a Pescara, in occasione dell’assemblea regionale della categoria fortemente voluta dalla presidente Luciana Ferrone per fare il punto sullo stato della categoria nella nostra regione, ma anche per coordinare il lavoro delle imprese e mandare un forte segnale alla politica.
Con il coordinatore regionale William Facchinetti, il presidente e il direttore regionale della confederazione artigiana Savino Saraceni e Graziano Di Costanzo, c’era anche – particolarmente atteso – il coordinatore nazionale, Mauro Concezzi, che ovviamente non si è sottratto al tema del giorno: «Abbiamo chiesto modifiche alle norme per il green pass, perché non sono facilmente applicabili al mondo dell’autotrasporto, e in generale alle micro-imprese. Noi vogliamo rispettare le scelte che tutelano la salute dei cittadini e dei lavoratori, ma devono aiutarci a poterle praticare: occorre tener presente però la tipicità di un settore come il nostro, dove i dipendenti stanno fuori per ore, se non per giorni o per settimane e dunque lontano dalla sede aziendale. Dunque, è impensabile procedere come in una grande impresa, dove stanno tutti assieme ogni giorno. Per questo, chiediamo cambiamenti e su qualcosa, in verità, il Governo ci è venuto incontro: sono state infatti attenuate alcune norme sulla privacy, che ci impedivano di poter conservare i dati sulla scadenza della documentazione fornita dai dipendenti, obbligandoci a doverla verificare quotidianamente». Per una intesa trovata, distanze invece ancora lontanissime su altro: «Non ci piace la scelta di prevedere un doppio regime per gli autisti italiani e stranieri: si rischia di creare inutili e forti tensioni, con i primi soggetti a tutte le restrizioni del green pass, i secondi esentati. E’ un provvedimento che va riequilibrato, e subito».
Capitolo autostrade, nodo dolorosissimo per un Abruzzo diventato caso nazionale, perché crocevia di rallentamenti e file chilometriche lungo la A14 causa cantieri, ma ora alle prese pure con gli enormi aumenti dei pedaggi annunciati da Strada dei Parchi per A24 e A25: una intersezione micidiale che ne fa un punto nero per l’autotrasporto nazionale. Vicende che hanno visto in queste settimane Cna Fita Abruzzo in prima fila a fianco delle imprese di trasporto, ma che ora – dice ancora Concezzi – potrebbero subire un’accelerazione, prendendo – è il caso di dirlo – tutt’altra strada e un’altra piega: «Stiamo pensando ad un’iniziativa nei confronti dei gestori per abuso di posizione dominante, che è una sorta di class action: le manutenzioni si devono fare per la sicurezza di tutti, ma qui parliamo di interventi vecchi di anni. E, dopo il danno, adesso ci troviamo anche a fare i conti con la beffa degli aumenti».