Chieti. Il Comune di Rapino ha ottenuto un risarcimento consistente dall’ex sindaco Rocco Cocciaglia: 96.597 euro sono stati versati nelle casse comunali dall’assicurazione LLoyds di Londra, per le irregolarità’ compiute dall’ex sindaco e dalla sua Giunta nell’assumere illegittimamente un dirigente esterno, cui venne affidata la responsabilità dell’ufficio tecnico, quando invece quella medesima professionalità era presente già all’interno dell’Ente. Lo dice il sindaco attuale Rocco Micucci.
Una vicenda per cui la Corte dei Conti aveva condannato definitivamente gli ex amministratori già nel 2015, ma per cui non è stato facile ottenere il pagamento, tra continui ricorsi e opposizioni. “Anzi, – dice ancora Micucci – sfruttando i tempi lungi della giustizia, qualcuno ha perfino tentato di mettere in dubbio che quanto accaduto fosse vero, sposando la causa di questi soggetti e avvalendosene perfino della collaborazione durante la campagna elettorale. I fatti di oggi dicono che abbiamo avuto ragione, sia per aver contestato quel modo di agire dall’inizio che per aver deciso di recuperare con decisione e perseveranza ogni centesimo sottratto alla disponibilità dei cittadini, da chi ha amministrato prima di noi compiendo gravi e inaccettabili violazioni e provocando un pesantissimo danno al paese. Ringrazio l’avvocato del Comune Manuel De Monte e il Responsabile del procedimento ragionier Giovanni D’Amore, per aver messo in campo tutte le iniziative necessarie per ottenere questo primo risultato. Infatti c’è un’altra condanna definitiva emessa dalla Corte dei Conti, che ha certificato ulteriori gravi irregolarità nel modus operandi dell’amministrazione dell’ex sindaco Rocco Cocciaglia, in merito ai contratti per gli impianti scioviari. E come abbiamo ottenuto, se pur con un tempo non breve, il primo risarcimento, adesso sappiamo con certezza che otterremmo il pagamento anche di questo altro danno che ammonta ad oltre 25.000 euro.”
“Resta però da chiarire – conclude Micucci – che fine hanno fatto i soldi raccolti tra i cittadini da uno pseudo comitato pro ex amministratori, presentatosi perfino con conferenze stampa e locandine, che non solo ha avallato, nonostante le condanne, un modo di amministrare irregolare e illegittimo sanzionato dalla Corte dei Conti, ma sembrerebbe a questo punto che i componenti si siano appropriati di migliaia di euro di cittadini, con la scusa di aiutare persone in difficoltà – in realtà condannate per aver agito e perseverato al di fuori delle regole, nonostante gli avvisi, e per fini che non riguardavano il bene della collettività – soldi ingenti che in realtà non sono mai stati versati nelle casse comunali. Mi auguro che non siano finiti nelle tasche di chi li ha raccolti e che siano immediatamente restituiti ai legittimi proprietari, che altrimenti avrebbero subito una vera truffa.”