Chieti. “L’Amministrazione Ferrara ha percorso la doverosa via del tentativo di riequilibrio, scelta politica motivata soprattutto dalle condizioni in cui versava la città nel 2020, ma, come si legge nel testo dei giudici, non abbastanza efficace per escludere lo scenario a cui non avremmo voluto ricorrere”.
Lo dice il presidente del consiglio comunale di Chieti, Luigi Febo, commentando le motivazioni con le quali la Sezione regionale di controllo per l’Abruzzo della Corte dei Conti. “Abbiamo avuto sulla strada anche il Covid, che ha paralizzato la nostra attività, bloccando la capacità di riscossione, riattivata solo al termine della pandemia e anche grazie alle scelte fatte su Teateservizi – aggiunge Febo.
Senza entrate ben poco si poteva incidere, ma il riequilibrio andava tentato. Una scelta condivisa dalla maggioranza e dal Consiglio che con la delibera del dicembre 2021 ha imboccato la difficile via del risanamento. Aspettiamo ora il pronunciamento dei Revisori dei conti del Comune, entro i termini stabiliti si deciderà il da farsi, nel frattempo sarà attivata un’operazione verità sullo stato dei conti e la situazione dell’Ente, di cui è giusto che la città venga messa al corrente in modo trasparente, carte e fatti alla mano”. Febo evidenzia inoltre che nelle 115 pagine delle motivazioni “viene messa in chiaro la sedimentazione delle criticità, rimaste irrisolte anno dopo anno, dal lontano 2012 e , nonostante i diversi richiami della Corte dei Conti che, costantemente, ha chiesto al Comune una soluzione ai problemi di cassa e di struttura che solo l’attuale governo cittadino ha cominciato ad affrontare”.