L’Aquila. Edlira Banushaj, albanese di 49 anni, è stata confermata consigliere straniero aggiunto per il Comune dell’Aquila, una figura prevista dall’articolo 21 dello Statuto comunale che rappresenta i cittadini non appartenenti all’Unione Europea residenti nel territorio comunale dell’Aquila. Viene eletto dagli stessi (gli aventi diritto al voto sono 1903, di cui 995 donne e 908 uomini). Banushaj faceva parte di una lista unica “Vivere insieme” con due candidati (oltre a lei Irma Simo). Pochissime persone (solo 54 su 1903) si sono recate al voto, ossia il 2,8 % degli aventi diritto. Un meccanismo che non convince varie associazioni di riferimento per gli stranieri all’Aquila. Prima fra tutte il sodalizio culturale Rilindja con il suo referente Abdula (Duli) Salihi.
“Nessuna lista si è presentata se non quella uscente – sottolinea – inoltre le urne sono andate quasi deserte. “Penso sia chiaro e plausibile il messaggio che si manda da questi numeri, ovvero quello di fare un passo avanti, ‘scoprire’ il diritto di voto, coperto da anni dalla figura rappresentativa del consigliere aggiunto, e nel frattempo che dall’alto si riesca a decidere una volta per tutte se si vuole realmente l’integrazione o no, a livello locale sarebbe utile e necessario creare un canale diretto tra associazioni costituite anche di giovani di seconda generazione e, magari un assessore al ramo”.
“Canale inteso – aggiunge – come un tavolo in cui si possa discutere, progettare politicamente per il programma di integrazione e supporto linguistico nei sportelli di Comune, Questura e Prefettura attraverso la figura del mediatore linguistico, una necessità di cui la città dell’Aquila avverte il bisogno da anni”. Salihi ricorda che “le comunità straniere, regolarmente soggiornanti da anni, sentono un grande bisogno di essere considerati politicamente parte costituente della società, attraverso il diritto di voto sancito dalla convenzione di Strasburgo 1992”.