Pescara. Ben venga la Commissione d’inchiesta sulla gestione della pandemia, un’occasione affinché venga riconosciuto l’infortunio sul lavoro per medici convenzionati con il Ssn. È questo in estrema sintesi quanto dichiarato da Pina Onotri, Segretario Generale del Sindacato Medici Italiani (Smi).
“Deve servire a far luce – afferma – su quello che non ha funzionato nella gestione della pandemia, sul perché in
Italia non c’era un piano pandemico aggiornato e se questo è stato diretta conseguenza della morte di centinaia
di medici tra cui medici di medicina generale, medici di famiglia, guardie mediche, medici del 118 che
rappresentano più della metà dei medici deceduti”.
Onotri ricorda poi che lo stato di emergenza nel nostro Paese fu dichiarato a seguito delle raccomandazioni alla comunità internazionale da parte dell’Oms. “Nonostante questo – sottolinea – i medici per molti mesi hanno lavorato senza dispositivi di protezione personale negli studi e negli ospedali.
Questa condizione è valsa soprattutto per i medici di medicina generale perché convenzionati e ritenuti estranei rispetto al corpo sanitario operante nel Servizio Pubblico e come tale lasciati ad organizzarsi da soli”.
E conclude: “Auspichiamo che il lavoro della Commissione parlamentare d’inchiesta sulla gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19 non si risolva in una caccia alle streghe ma metta in luce le falle del sistema organizzativo affinché non succeda mai più quello che si è verificato e allo stesso tempo delinei le premesse affinché si avvii un percorso legislativo per il riconoscimento dell’infortunio sul lavoro, da parte dell’Inail, per i medici convenzionati con il Ssn, alla luce della tragica esperienza della pandemia”.