Sulmona. “I siti giornalistici che hanno pubblicato la notizia dell’inizio dei lavori per il primo marzo da parte di Snam a Case Pente, non ne hanno responsabilità perché hanno riportato semplicemente ciò che la stessa Snam ha comunicato al Comune di Sulmona”. Così in una nota stampa i Comitati cittadini per l’ambiente Coordinamento No Hub del Gas.
“Il problema è che si tratta di una frettolosa comunicazione priva di fondamento perché la Snam ha omesso altresì di comunicare – e lo sa bene – che i lavori di costruzione della centrale di compressione sono subordinati all’adempimento di tutte le prescrizioni specificate nel Decreto V.I.A. del 7/03/2011.
Non può prescindere da tale obbligo, così come lo stesso Decreto sancisce in modo inequivocabile che esse dovranno essere adempiute “in sede di progetto esecutivo e comunque prima dell’inizia dei lavori”.
Una delle prescrizioni più importanti, per quanto concerne la centrale di compressione, è quella relativa ai sondaggi archeologici. Le attività che a partire dal primo marzo la Snam potrà svolgere nel sito di Case Pente, riguardano esclusivamente i sondaggi archeologici e la bonifica bellica.
Pertanto, qualunque altra attività che fosse configurabile come “inizio lavori” sarebbe una palese violazione di quanto sancito dal decreto V.I.A.!
Del resto è proprio la Snam ad aver stabilito, nella Relazione integrativa sottoposta a consultazione pubblica, che i lavori della centrale di compressione avranno inizio il 1° luglio 2024 e termineranno il 19 dicembre 2027.
Sabato 18 febbraio alle ore 16, presso l’aula consiliare del Comune di Sulmona si terrà una pubblica assemblea per fare il punto sulla situazione relativa alla centrale e al metanodotto Snam e per programmare ulteriori iniziative di contrasto alla realizzazione delle due opere. L’assemblea è organizzata congiuntamente dal Comune di Sulmona, dai Comitati cittadini per l’ambiente e dal Coordinamento No Hub del Gas.
Quella di sabato sarà l’occasione per fare chiarezza su tanti aspetti procedurali e di merito relativi alle due infrastrutture che da settimane alcuni tra i più importanti quotidiani nazionali – pubblicando acriticamente le veline del governo – indicano come indispensabili per dare sicurezza al fabbisogno energetico del Paese.
Nell’assemblea verranno approfondite le ragioni che dimostrano, attraverso i dati ufficiali della Snam e del governo, la totale inutilità della centrale e del metanodotto e la non realizzabilità del fantasioso progetto che mira a trasformare l’Italia in un hub del gas a livello europeo”.