L’Aquila. “Alla luce delle numerosissime segnalazioni pervenute negli ultimi giorni alla Cna, da parte di imprese del territorio, invitiamo la Camera di commercio dell’Aquila, qualora non avesse avuto riscontro positivo, a valutare l’opportunità di rimodulare i due bandi per l’acquisto, a fondo perduto, di Dispositivi di protezione individuale, in particolare le mascherine”. Cosiì il direttore della Cna dell’Aquila, Agostino Del Re, sui due bandi della Camera di Commercio della provincia dell’Aquila sui contributi a fondo perduto riservati alle imprese per l’acquisto di dispositivi di sicurezza, avvisi pubblicati lo scorso 24 aprile in scadenza l’8 giugno prossimo.
“I fondi vanno riprogrammati per sostenere gli oneri che stanno affrontando le per imprese per i tamponi e test sierologici anti-Covid e per dare sostegno economico alle aziende del territorio – spiega ancora Del Re sui bandi di 200mila euro alle aziende della provincia dell’Aquila e 150mila euro ai comuni del cratere.
“E’ cambiato decisamente il quadro delle esigenze rispetto al momento in cui sono stati emanati i bandi”, sostiene Del Re, “intanto, l’ultimo decreto del premier Conte ha calmierato il prezzo di acquisto delle mascherine a 50 centesimi, riducendo così i costi per le imprese. Ma ciò che lascia perplessi è che, facendo un rapido calcolo sui fondi impegnati dall’ente camerale, che non concederà, come scritto nel bando, più di 2mila euro ad azienda per coprire il 50 per cento dei costi, viene fuori che, a ricevere il contributo non saranno più di 100 aziende in provincia e 75 nel cratere, contro le migliaia di micro e piccole imprese, artigiani e commercianti che versano in condizioni di difficoltà estrema. Tra l’altro”, fa notare Del Re, “il bando della Camera di commercio dell’Aquila, così come formulato, è ampiamente superato dal bando Invitalia, che mette in cantiere un pacchetto di risorse di 50 milioni di euro”.