Chieti. L’università “D’Annunzio” ha confermato il suo interesse alla riqualificazione dell’ex ospedale militare di Chieti nell’ambito dell’accordo di programma stipulato nel 2015 che prevedeva la nascita di una Cittadella della cultura e l’insediamento, in quell’area, di una struttura dell’ateneo oltre che della biblioteca provinciale e della sede dell’Archivio di Stato. Ma verificata l’attuale non sostenibilità economica del progetto originario, che prevedeva un Museo di arte moderna e un polo universitario, si è deciso di approfondire la possibilità di intercettare fondi del Piano nazionale di Ripresa e resilienza e, in particolare, quelli catalogati per la rigenerazione urbana.
E’ quanto emerso ieri dalla riunione del tavolo operativo presieduto dal prefetto di Chieti Armando Armando al quale hanno preso parte il rettore Sergio Caputi e il direttore generale della “d’Annunzio” Giovanni Cucullo, il sindaco Diego Ferrara e il presidente del Consiglio comunale Luigi Febo, Giovanni Legnini, quale promotore dell’accordo di programma nella veste, all’epoca, di sottosegretario all’economia, rappresentanti di Provincia, Università e Soprintendenza Archeologia Belle arti e Paesaggio di Chieti e Pescara e del Comitato cittadino per la salvaguardia e il rilancio di Chieti.
“È stato un incontro molto utile a calibrare la piena funzionalità del progetto ormai esecutivo – hanno commentato Ferrara e Febo. La nostra premura sarà quella di ottimizzare i tempi e di inserire il progetto in un contesto di opere in itinere che arricchirà la città con la realizzazione dello Studentato alla Caserma Pierantoni, poi l’Università telematica e alcuni Uffici di segreteria a Palazzo Veneziani e, probabilmente, la facoltà umanistica alla Bucciante”. Fra un mese il tavolo tornerà a riunirsi, un occasione “che ci darà l’opportunità – concludono Ferrara e Febo – di stabilire le migliori modalità di accedere ai fondi governativi di cofinanziamento e il tipo di utilizzo a cui destinare il complesso da ristrutturare”.