Pescara. Il trend epidemico su base settimanale indica che “è in atto una lenta diminuzione dei casi, pari a circa il 2-3% di casi in meno sulla media dei 7 giorni. Tuttavia, non c’è ancora un discesa netta della curva ed è difficile al momento fare delle previsioni”.
Lo afferma all’ANSA Cesare Cislaghi, già presidente della Società italiana di epidemiologia. I casi dunque, rileva, “non aumentano e sembra che abbiano cominciato la discesa, ma non si possono avere certezze assolute circa l’andamento di questa fase”.
Attualmente, chiarisce l’esperto, “si è arrivati in Italia a 10 milioni di contagiati dall’inizio della pandemia, ma va considerato che i positivi non diagnosticati potrebbero essere fino al doppio. Quando si arriva ad un numero totale di contagiati cosi grande, è chiaro che c’è da aspettarsi che la pandemia diventi endemica con un calo dei nuovi casi, però i tempi non sono certi”. Inoltre, “nonostante il numero dei decessi resti ancora elevato, la letalità, ovvero il rapporto tra morti e persone diagnosticate positive, è ora molto più basso rispetto ad un mese fa”. Questo indica, sottolinea Cislaghi, che “l’attuale malattia da variante Omicron fa registrare minori conseguenze gravi e letali soprattutto tra i vaccinati, mentre i rischi sono ben maggiori per i non vaccinati”. In questo contesto, conclude l’esperto, “è bene mantenere cautela e prudenza nei comportamenti”.