L’Aquila. “In Abruzzo bisognerà reclutare oltre quattromila precari tra docenti e personale Ata per garantire l’apertura della scuola. E’ assolutamente scandaloso che il Ministero dell’Istruzione abbia autorizzato 1165 assunzioni a tempo indeterminato nella scuola abruzzese e nella realtà al massimo sarà possibile farne solo 631” afferma la Cisl Scuola Abruzzo Molise.
“Ben 534 assunzioni a tempo indeterminato” si legge in una nota “non saranno possibili per il mancato svolgimento dei concorsi e per l’esaurimento delle graduatorie provinciali costituite nel 2006 e mai sostituite da altri meccanismi che garantiscano la stabilizzazione del personale. Pertanto da qui partono le prime 534 assunzioni di personale docente”. “Sul fronte del personale Ata” prosegue il sindacato “arriva la beffa all’inverso: ci sono gli aspiranti, ci sono i posti, ma non vengono autorizzate le assunzioni.Su 550 posti vacanti di personale Ata si faranno appena 211 assunzioni a tempo indeterminato. Scelta assolutamente incomprensibile del Ministero dell’Istruzione in quanto queste unità di personale sono assolutamente necessarie al sistema scolastico al di là dell’attuale emergenza. Alle 339 assunzioni a tempo indeterminato non fatte e quindi da coprire con precari, si aggiungono altri 360 posti in deroga già autorizzati dall’Usr Abruzzo”.
“Anche per il prossimo anno scolastico avremo la scandalosa precarietà degli insegnanti di sostegno per cui sono già stati autorizzati 2.228 supplenze, a cui se ne aggiungeranno altre nel corso dell’anno scolastico” si legge ancora. “A questi dati già certi, si aggiungeranno le supplenze docenti ed Ata per l’emergenza Covid-19. Le scuole abruzzesi hanno chiesto 1.050 docenti aggiuntivi e 900 Ata, mentre la dotazione economica assegnata permetterà al massimo l’autorizzazione del 50% delle risorse umane richieste. Per la riapertura delle scuole abruzzesi quindi, oltre ai 4.400 precari da assumere, devono essere autorizzate dal Ministero dell’Istruzione quasi altri mille assunzioni”.
“Ultima nota dolente: le scuole hanno richiesto per la riapertura la fornitura di 9.000 postazioni innovative, 24.000 banchi monoposto e 18.000 sedie” conclude il sindacato “le nostre perplessità nascono da dati reali e non da disfattismo o scetticismo”.