L’Aquila. Ammonta a quasi 92 milioni di euro, di cui circa 56,5 per interventi sul territorio comune dell’Aquila, lo stanziamento complessivo a favore dei territori colpiti dal sisma 2009 approvato durante la riunione del Cipe che si è svolta questa mattina in videoconferenza.
Via libera all’assegnazione di fondi per la ricostruzione pubblica: 37,2 milioni, relativi al piano annuale 2020 ed al Social housing, sono destinati a interventi su strutture ricadenti nel territorio comunale, come le chiese di Valle Pretara, Tempera e Genzano di Sassa, il cimitero di Sassa, quello di Roio ed il relativo loculario, edifici di edilizia popolare di competenza Ater dell’Aquila, le ex scuole di Genzano di Sassa e San Giacomo, Palazzo Ducale a Paganica e la delegazione di Preturo.
Dei 24,7 milioni destinati allo sviluppo della città dell’Aquila e dei territori colpiti dal sisma attraverso l’assegnazione di risorse a valere sul programma ReStart circa 19,2 milioni sono per progetti ricadenti nel territorio comunale, di cui oltre 8,7 milioni per il rilancio del Gran Sasso (cui si aggiungerà un altro mezzo milione frutto di economie recuperate dalla delibera Cipe 135 del 2012), 4,3 milioni per il Collegio universitario Ferrante d’Aragona, 3,9 milioni per la mobilità elettrica e 128mila euro per la Scuola internazionale per il potenziamento del curricolo in ambito linguistico e scientifico. Ulteriori 2,1 milioni sono stati assegnati per il potenziamento di attività turistiche e culturali dell’Aquila e del cratere.
“L’assegnazione delle risorse del Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica rappresentano uno snodo fondamentale per il futuro della città e del territorio” spiega il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, che ha partecipato alla riunione. “Sarà possibile attuare azioni finalizzate al rilancio della montagna aquilana, proseguire nella rivoluzione green e della mobilità elettrica avviata dal comune e concretizzare il progetto per il collegio di merito per l’assegnazione di alloggi a studenti meritevoli che sceglieranno di studiare e formarsi all’Aquila. Contestualmente si potrà dare avvio ad opere che la comunità aquilana e delle sue frazioni attendono da anni, come chiese, edifici pubblici e cimiteri”.
“Le decisioni odierne rappresentano da un lato il frutto della visione strategica e capacità di programmazione messe in campo dall’amministrazione e dall’altro una naturale conseguenza delle decisioni assunte il 30 marzo in sede di Comitato di indirizzo istituito presso la presidenza del Consiglio dei ministri per il coordinamento e il monitoraggio degli interventi per lo sviluppo delle attività produttive e della ricerca nel territorio del cratere sismico aquilano. Un organismo tornato a riunirsi dopo quasi un anno dall’ultima riunione del maggio 2019 e che a più riprese, nel corso dei mesi scorsi, ho sollecitato tornasse a deliberare per sbloccare liquidità e progetti determinanti per il futuro di questa terra”.