Montesilvano. Torna il secondo appuntamento del ciclo di incontri di riflessionesulle relazioni sociali e contro il bullismo e il cyberbullismopromosso dall’Istituto Comprensivo “Rodari” di Montesilvano.
Dopo l’emozionante convegno del 25 gennaio scorso, condotto dal signor Claudio Ferrante, presidente dell’Associazione “Carrozzine determinate” di Montesilvano, si riprende con la successiva conferenza in programma.
L’incontro, dal titolo, “Educare nella condivisione”, avrà luogo mercoledì 7 febbraio 2024, alle ore 17:00, presso i locali della scuola dell’Infanzia di Cappelle C.U., in via Fosso Annuccia.
Pietro Cammarata, presidente della Cooperativa sociale “Angeli Sorridenti” di Montesilvano, ne sarà il relatore.
La cooperativa, attiva nel settore da anni, offre una vasta gamma di servizi di qualità (doposcuola, attività laboratoriali, centro ricreativo, colonie estive, etc.) al fine di offrire un aiuto concreto ai genitori, sostenendoli nella gestione dei figli durante l’intero anno. Obiettivo primario della struttura è la guida del bambino ad una più consapevole gestione del tempo per il raggiungimento della propria autonomia in un’ottica di valorizzazione dei momenti dedicati allo studio e quelli destinati al gioco, in un ambiente favorevole alla reciprocità e all’integrazione.
L’evento, come ha affermato il Dirigente Scolastico, prof. Adriano Forcella, ha lo scopo di proporre un’attenta riflessione ai contesti di sviluppo della competenza sociale del bambino: la famiglia, il gruppo dei pari, la scuola. Le pratiche educative svolgono un ruolo fondamentale nello sviluppo sociale di una persona, poiché contribuiscono a trasmettere valori e norme che porteranno l’individuo a diventare un adulto adeguatamente integrato all’interno della società di appartenenza. Queste relazioni offrono un contesto unico per l’acquisizione di alcune abilità, trasmettono conoscenze, protezione e sicurezza e, in buona sostanza, siiscrivono nello sviluppo intellettuale del ragazzo.
Per concludere, l’educazione, assunta con responsabilità e con impegno da parte delle famiglie, delle istituzioni, della scuola e di tutta la comunità educante, può costituire una straordinaria avventura umana; l’avventura che segna la maturità di un adulto, qualunque sia la sua condizione e le sue scelte esistenziali. Ma l’educazione è anche e soprattutto responsabilità: perché la vita dell’altro, nella sua crescita e nella sua riuscita, pur nel rispetto della sua libertà, dipende anche dagli adulti cui è affidato.