Chieti. Fratelli d’Italia apre alla ricomposizione della giunta comunale di Chieti. “Fratelli d’Italia si dichiara disponibile a riconsegnare al sindaco di Chieti, Umberto Di Primio, le deleghe attualmente in capo al proprio assessore, Carla Di Biase. La decisione di Fratelli d’Italia è un ulteriore segnale della partecipazione responsabile e condivisa al programma di governo cittadino, e si unisce alla disponibilità e alle aperture giunte anche dagli altri partiti, nonché dai movimenti civici rappresentati”.
Lo afferma il Coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia, Antonio Tavani, a seguito dell’incontro con i segretari provinciali dei partiti e i capigruppo consiliari di centrodestra, svoltosi questa mattina a Chieti presso l’ufficio del sindaco Di Primio, al quale hanno partecipato il coordinatore provinciale di Forza Italia, Daniele D’Amario; il coordinatore provinciale della Lega, Palmerino Mammarella; i capigruppo in Consiglio comunale di Forza Italia, Marco D’Ingiullo; Udc, Clara Ricciardi; Lega, Graziano Marino; Noi Domani, Franco Di Pasquale; Identità Teatina, Nicoletta Di Biase; Gruppo Misto, Diego Costantini; Fratelli d’Italia, Nicola Rapposelli.
“Abbiamo ritenuto di dare questo ulteriore segnale di distensione” prosegue Tavani “per senso di responsabilità nei confronti della coalizione di centro destra, avvertendo forte la necessità che l’amministrazione comunale porti a compimento i suoi programmi e ritenendo inutile qualsiasi forzatura che determini la caduta della maggioranza senza ragioni politiche quando i numeri ci hanno, invece, sempre dato ragione”.
“Rivendichiamo il lavoro svolto dall’assessore Di Biase nell’espletamento del mandato ricevuto in questi anni, in particolare per quanto riguarda la concretizzazione del nuovo Piano Commercio cittadino, votato da Commissione Consigliare e Giunta Municipale, oltre al lavoro svolto per la riorganizzazione del SUAP e dei mercati settimanali. Giusto ricordare che il Piano Commercio è stato frutto di un ottimo lavoro tecnico, ma anche una condivisione politica con le attività produttive e gli stakeholder, prima di essere approvato da giunta municipale e commissione” conclude Tavani.