
Il funzionamento del lampione è vitale per il ragazzo poiché gli permette di uscire di casa la sera nella bella stagione, nelle uniche ore dove la calura da una tregua, considerato anche che d’inverno e in autunno le patologie di Massimiliano lo costringono a restare pressoché relegato in casa, dato che anche un semplice raffreddore o una febbre potrebbero essergli fatali.
Quest’anno è stato particolarmente tribolato, poiché al non funzionamento del lampione pubblico si è aggiunta la chiusura forzata in casa per l’emergenza Covid19 che ha fatto perdere a Massimiliano anche la possibilità di uscire la sera in primavera, pertanto senza il funzionamento del lampione c’era il forte rischio per il ragazzo di perdere anche l’estate.
Così, dopo alcune segnalazioni telefoniche della famiglia Della Torre al Comune di Chieti che non hanno portato alcun risultato concreto, contattato da Massimiliano che non voleva assolutamente accettare l’idea di dover passare anche le sere d’estate a casa, si è mosso il “Censorino Teatino” tra burocrazia e organi d’informazione e dall’altro giorno, come comunicatoci da Massimiliano felice al telefono, il palo della luce è tornato in funzione davanti al civico 72 di Via per San Giovanni Teatino.