L’Aquila. “In riferimento alle comunicazioni sindacali che mostrano preoccupazione rispetto alla conferma degli impegni assunti dagli assessori Dino Pepe e Silvio Paolucci per il rifinanziamento e il riordino dei Centri Regionali di Ricerca in Agricoltura nella conferenza dei Capigruppo del Consiglio regionale del 28 giugno, ribadisco che quanto stabilito nella Conferenza resta priorita’ assoluta mia, del Consiglio e della Giunta regionale. Restiamo impegnati affinche’ nella seduta del prossimo 12 luglio il Consiglio possa approvare le variazioni e gli stanziamenti di bilancio a piena conferma di quanto concordato dagli assessori con l’intera Conferenza.” Con questa dichiarazione il presidente del Consiglio regionale Giuseppe Di Pangrazio conferma le attivita’ istituzionali ed amministrative che dovrebbero dare risposta ai lavoratori dei Centri di Ricerca gia’ nella prossima seduta del Consiglio Regionale. A differenza di altre improvvisate esternazioni – continua il Presidente – che reclamano la chiusura dei Centri di ricerca esistenti, l’assessore Dino Pepe e’ impegnato in questi giorni a definire la legge quadro per la istituzione del Centro Unico Regionale di Ricerca in agricoltura, che dia esito ad un piano industriale di riorganizzazione e rilancio delle attivita’ di ricerca, gia’ impostato dai commissari liquidatori delle attuali strutture. Nella seduta del Consiglio del 12 luglio si disporranno le risorse che dovranno contribuire a far fronte alle diverse partite pendenti in bilancio, soprattutto a garanzia dei lavoratori, in modo tale che le risorse stanziate con la prossima legge di riordino possano essere orientate ad effettive attivita’ di sviluppo futuro. Ritengo pertanto – conclude il presidente Di Pangrazio – di dover confermare, ai lavoratori e alle loro rappresentanze sindacali l’impegno assunto dalla giunta e da tutto il Consiglio regionale, tramite la Conferenza dei Capigruppo, di definire, attraverso un emendamento proposto dagli assessori Pepe e Paolucci nella seduta consiliare di martedi’ prossimo, la dotazione di risorse finanziarie urgenti e necessarie per la gestione attuale dei Centri e successivamente per l’approvazione rapida della Legge generale di riordino che imposti una prospettiva forte e qualificante per il futuro”.