Sulmona. “La salute è mia non della Metaenergia”. Con questo slogan i comitati cittadini per l’ambiente hanno dato vita questa mattina ad un sit-in di protesta davanti alla centrale turbogas del nucleo industriale di Sulmona. Il sito per la centrale era stato scelto dalla multinazionale finlandese Wartsila – che ha stipulato un contratto con Metaenergia – insieme a quelli di Gorizia, Piombino, Cassino e Melfi. L’obiettivo della centrale è quello di bilanciare i flussi energetici quando le fonti dell’eolico e del solare non soddisfano la richiesta.
Con bandiere e cartelli, gli ambientalisti hanno protestato contro le mancate autorizzazioni per la realizzazione dell’opera. Secondo i comitati, che hanno presentato un esposto alla procura, non ci sarebbe la valutazione d’impatto ambientale e quella d’incidenza ambientale.
“Abbiamo sollevato anche un problema d’incolumità dal momento che l’impianto è situato nelle vicinanze di complessi sportivi ed edifici commerciali. Per noi c’è un problema di sicurezza”- osserva Mario Pizzola, portavoce del comitato che si è recato personalmente in Tribunale. Sulla vicenda il procuratore della repubblica, Luciano D’Angelo, ha aperto un fascicolo d’inchiesta. La centrale si trova nei pressi della fabbrica Magneti Marelli. La potenza, è di 99,2 Mwt. L’alimentazione è a gas naturale che è meno inquinante di petrolio e carbone, ma è pur sempre un combustibile fossile e per questo non può essere inserito tra le fonti energetiche pulite e rinnovabili.