Ucraina. Energoatom, l’azienda di Stato ucraina che si occupa della gestione delle quattro centrali nucleari attive nel territorio del paese nonché dello smantellamento dei tre reattori superstiti della centrale di Černobyl, ieri ha rilasciato una comunicazione molto importante sul rischio radiazioni in caso di incidente nella centrale nucleare più grande d’Europa.
Analizzando le previsioni delle correnti dei venti gli studiosi ucraini hanno rilasciato quest’immagine, che evidenzia quali sarebbero le zone maggiormente colpite dalle radiazioni nel caso in cui nella centrale nucleare di Zaporizhzhya si verificasse un incidente. La previsione è valida per tre giorni, e prevede che il vento trasporterebbe le radiazioni in parte dell’Ucraina meridionale e nelle regioni sud-occidentali della Russia, come si può vedere dall’immagine. Se si verificasse un grave incidente su una delle unità di energia UPP, la nube di diffusione delle radiazioni si sposterebbe con il vento verso sud-est verso la Russia.
Le previsioni sono valide fino al 31 di agosto 2022: la direzione del vento è sud-est, quindi le radiazioni si diffonderebbero in parte delle regioni di Zaporizhzhia, Kherson e Luhansk, e copriranno completamente la Crimea, la regione di Donetsk e le regioni limitrofe della Russia: la regione di Rostov, la regione di Krasnodar e Stavropol.
Gli studiosi dell’Energoatom dicono che sarebbero a rischio almeno 15 milioni di cittadini russofoni, e in caso di incidente radioattivo si consiglia alla popolazione di tenere a mente le seguenti linee comportamentali:
- evitare la permanenza nelle aree aperte ed evitare di mandare i figli a scuola, e per evitare la contaminazione nelle aree aperte si raccomanda di utilizzare prevalentemente strade asfaltate e non a fondo naturale
- si raccomanda di sigillare i locali (finestre, porte), spegnere condizionatori, ventilatori, chiusura delle prese d’aria, camini, ecc; disporre barriere sanitarie agli ingressi dei locali, tra cui la rimozione dell’abbigliamento esterno e scarpe per vestiti.
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Nelle zone potenzialmente a rischio, si raccomanda inoltre di adottare misure per sigillare e imballare cibo, acqua, bucato, documenti e oggetti di valore, limitare l’uso dei boschi e non violare il divieto di caccia e pesca nel bacino esistente IRS
Un appello infine per l’utilizzo di pillole di iodio, che le autorità ucraine stanno già distribuendo alla popolazione. Questi i dosaggi consigliati: bambini fino a 1 mese (neonati e neonati in allattamento)-16 mg, bambini da 1 mese a 3 anni-32 mg, bambini da tre a 12 anni-62,5 mg, Adolescenti dai 13 ai 18 anni, adulti fino ai 40 anni, mamme in gravidanza e allattamento – 125 mg. Ai 40 anni in su non viene prescritto ioduro di potassio.