Trieste. Uno degli interrogativi correlati alla strana morte di Liliana Resinovich, scomparsa il 14 dicembre 2021 e ritrovata senza vita il 4 gennaio 2022 nel boschetto dell’ex ospedale psichiatrico della città, riguarda, com’è noto, il percorso compiuto dalla donna il giorno in cui si sono perse le sue tracce. Si è parlato dei filmati di tre telecamere di sorveglianza che avrebbero inquadrato la donna. La prima è quella della scuola di polizia triestina, sita nei pressi dell’abitazione di Liliana. La seconda ha ripreso la donna nell’atto di gettare la raccolta differenziata. La terza la mostrerebbe sulle strisce pedonali di piazzale Gioberti. Quest’ultimo avvistamento, in realtà, ha suscitato la perplessità della famiglia Resinovich, che non vi avrebbe appunto riconosciuto la congiunta: secondo la cugina, la persona inquadrata potrebbe in realtà essere un uomo.
Vfx
Daniele Auber, classe 1969, è un artista triestino dei vfx (effetti visivi), che vive e lavora a Hollywood e ha legato il suo nome a varie prestigiose produzioni (ha collaborato, tra gli altri, con Terry Gilliam, Luc Besson e Wes Craven). Ha recentemente inviato alla trasmissione Chi l’ha visto? una mail con un filmato contenente elaborazioni delle immagini delle telecamere. “Credo che sia proprio Lilly ad attraversare le strisce di piazzale Gioberti” ha scritto Auber a corredo del materiale proposto.
In che modo ha operato l’artista per giungere a tale conclusione? Ne dà conto il Giornale. Auber ha identificato i colori degli abiti indossati da Liliana. Il grigio, in particolare, in contrasto con il nero del vestito di una amica e vicina, inquadrata lo stesso giorno della scomparsa, un paio di minuti dopo di Liliana, nell’atto di dirigersi in palestra. Dunque, nel medesimo tratto di strada e con le medesime condizioni di luce.
Poi Auber è intervenuto sulle immagini della donna provenienti dalla telecamera della scuola di polizia: ha rimosso le buste della spazzatura, ritoccato la borsetta e aggiunto un raggio di luce per ricreare le condizioni di luminosità dell’immagine di piazzale Gioberti. Quindi, estrapolando l’immagine così elaborata e comparandola a quella che mostra appunto le strisce pedonali, risulterebbe una piena corrispondenza.
Qualcuno sostiene che la persona inquadrata a piazzale Gioberti sia alta e magra: Auber sottolinea, invece, che, rispetto alla linea dei passanti che appaiono prima di lei sullo stesso attraversamento pedonale e ad un segnale stradale posto al centro del piazzale, la stessa risulterebbe invece piuttosto minuta.
Un contributo utile all’accertamento della verità? E’ quanto ci auguriamo.
Materiale “per adulti”
Le indagini sul caso, intanto, proseguono. Tra gli elementi all’esame degli investigatori, ci sarebbe – secondo Fanpage, il contenuto di cinque hard disk che il marito di Liliana, Sebastiano Visintin, aveva consegnato, dopo la scomparsa di Liliana, a una coppia di amici di Romans d’Isonzo, insieme a una macchina fotografica.
Il 17 febbraio 2022, questi hard disk erano stati acquisiti dalla Procura di Trieste che ne aveva disposto l’esame e il loro contenuto era stato in seguito giudicato irrilevante. Respingendo la richiesta di archiviazione del procedimento, il Gip ha ordinato di analizzare di nuovo quelle memorie, in modo più approfondito. All’interno, immagini di Liliana e del marito, ma anche – riferisce il quotidiano on line – foto per adulti. Resta ovviamente da verificare quanto materiale del genere possa effettivamente ricondursi alla vicenda.