Trieste. Liliana Resinovich, scomparsa a Trieste il 14 dicembre 2021 e rinvenuta priva di vita nel boschetto nei pressi dell’ex ospedale psichiatrico, poco distante dalla sua abitazione, il 5 gennaio successivo, sarebbe rimasta incinta del suo amico Claudio Sterpin.
La gravidanza, risalente al 1990-91, si sarebbe conclusa con un aborto volontario. La donna sarebbe stata accompagnata in ospedale dal marito, Sebastiano Visintin. Il Corriere della Sera fa riferimento a una intercettazione ambientale del 5 marzo 2022 in cui questi parlerebbe della circostanza con un amico.
Secondo la consulente della famiglia Resinovich, la criminologa Gabriella Marano, il fatto “valutato con le ulteriori emergenze di indagine, come il fatto che Visintin sapesse, come da lui dichiarato pubblicamente, che la moglie andava a stirare le camicie a Claudio” farebbe comprendere che “Sebastiano non poteva non sospettare di una frequentazione di Lilli con Claudio.” È quanto riportato dal Corriere.
Nell’intercettazione, l’interlocutore chiede a Visintin perché lui e la moglie non avessero avuto figli. Visintin racconta appunto l’episodio. Che Liliana era verosimilmente rimasta incinta di Sterpin e che vi era la probabilità che questi non fosse a conoscenza della circostanza. A conferma del fatto, vi sarebbe della documentazione sanitaria. “Anche la qualità e la quantità dei contatti intercorsi tra i due, ovvero tra Liliana e Claudio, che ci consegna la consulenza informatica, va in questa direzione”, afferma Marano.
La richiamata intercettazione ambientale menzionerebbe anche foto di Liliana insieme a Sterpin. Ancora la criminologa: “Un dato di indubbio valore probatorio, se letto unitamente ad altri elementi già acquisiti durante l’indagine. Visintin parla con una persona, dimostrando una buona confidenza, tanto da raccontarle fatti che, a suo dire, non aveva indicato nemmeno al suo avvocato. Sebastiano dice di avere ancora delle foto di Sterpin con Liliana che queste si trovano negli hard disk sequestrati.” Nella trascrizione, si legge comunque sul quotidiano milanese, questa parte della conversazione non risulta riportata.
Sergio Resinovich, fratello di Liliana, ribadisce che fra sua sorella e Sterpin vi sarebbe sempre stata una “relazione speciale”: “Con alti e bassi, si è trascinata negli anni, fino agli ultimi tempi; questo ormai si può considerare un dato certo, nonostante il marito Sebastiano continui goffamente a negare […]. Lilli non aveva ragioni per suicidarsi e più andiamo avanti con le indagini e più mi convinco di come questa ipotesi sia assurda e inverosimile.” A proposito della gravidanza: “Si tratta di un elemento certo che non può essere messo in discussione, neppure da Visintin.”
Queste le parole del marito di Liliana Resinovich, riportate da Fanpage: “Bisogna rispettare una donna, bisogna rispettare qualsiasi donna e le sue cose. Io non so se il bambino fosse di Claudio a distanza di tempo, non lo so, Lilli non mi aveva mai detto in maniera esplicita di chi fosse, io non le ho mai chiesto e lei non me lo ha mai detto.”
E non manca un commento di Claudio Sterpin, nel corso della trasmissione Ore 14: “In quel periodo io non frequentavo Liliana, io avevo un’altra in quegli anni. Posso assolutamente smentire.” “Sono sicuro che in quel periodo non stavo con Lilli, ho conosciuto mia moglie nel 1990 e per stare con lei ho interrotto il rapporto che avevo in quel periodo con un’altra persona, una donna modenese”, queste le parole di Sterpin riferite da Fanpage. “Con Lilli io non mi sono mai perso di vista, è rimasto sempre un rapporto di amicizia, ma sicuramente in quel periodo io non andavo con Liliana. Fra di noi i rapporti si sono avvicinati e allontanati negli anni più e più volte, l’ho detto tante volte.”
Dunque? Siamo davvero in presenza di uno sviluppo utile all’indagine?