L’Aquila. Colpo di scena sul caso di Neurochirurgia. Il primario dell’Unità operativa dell’Aquila, Renato Glazio, ha presentato le sue dimissioni al direttore generale Rinaldo Tordera. Il neurochirurgo ha chiesto la rescissione della convenzione alla base dell’accaduto ci sarebbero i fatti avvenuti nei giorni scorsi attorno alla decisione di chiudere il reparto dell’ospedale di Avezzano. Gli interventi degli esponenti politici marsicani, in particolare quelli del primo cittadino, Gianni Di Pangrazio, e del consigliere regionale Emilio Iampieri, hanno lanciato dure accuse nei confronti del primario aquilano, autore del provvedimento di chiusura. Con un provvedimento, di Galzio, i ricoveri sono stati sospesi e i pazienti trasferiti in altre strutture o reparti. Ora è da capire se la presa di posizione de primario dell’Aquila sia irrevocabile oppure condizionata da alcune richieste. Nelle prossime ore la faccenda sarà più chiara. Certo è che la situazione della Sanità marsicana e provinciale diventa difficile. Il primo attestato di solidarietà al professor Galzio arriva proprio dalla Marsica “L’eccellenza della scuola medica che ha alimentato e diretto nelle sue specialità mi impone di chiedere l’immediato intervento del presidente della Giunta regionale, Luciano D’Alfonso, e del direttore generale Rinaldo Tordera, per costruire le condizioni necessarie ad un ripensamento delle volontà del professor Galzio, al quale voglio manifestare un sentimento di gratitudine e la massima stima per il lavoro svolto”. “Questa mattina ho avuto un costruttivo incontro col prof. Renato Galzio, direttore del reparto di neurochirurgia di L’Aquila, al termine del quale gli ho confermato la mia stima” Lo afferma il Manager della Asl Avezzano-Sulmona-L’Aquila, Rinaldo Tordera. “Alla luce di tale colloquio”, aggiunge Tordera, “sono certo che, in questo momento di tensione, prevarra’ il buon senso da parte di tutti, nell’interesse della nostra Asl”.
“Assistiamo ancora una volta ad una gravissima ingerenza della politica nella sanita’, che ha portato alle dimissioni del prof. Galzio. Il nostro ospedale, gia’ fortemente penalizzato dalla scelta politica di ‘declassarlo’ facendoci perdere il secondo livello, non puo’ certo permettersi di perdere anche un’eccellenza della neurochirurgia che attrae pazienti da tutta Italia”. Lo afferma il segretario regionale della Ugl sanita’, Giuliana Vespa. “Ora il direttore generale Tordera si attivi affinche’ questo ennesimo disastro a scapito del nostro nosocomio, venga scongiurato pensando solo al bene della nostra citta’, dei pazienti e di tutte quelle persone che si rivolgono al reparto di Neurochirurgia. Sia lui – conclude la sindacalista – il primo a dire no all’ingerenza politica nella sanita’”.