Teramo. La deputata Daniela Torto ha avanzato in questi giorni delle interrogazioni parlamentare conseguenziali alla vicenda che ha visto l’annullamento del Bando del direttore della Uoc Neurochirurgia di Teramo, in seguito al ricorso presentato da Nannavecchia, neurochirurgo con 15 anni di servizio nella stessa struttura. Lo stesso contro la Asl contestava la validità dell’avviso pubblico per la nomina del Direttore dell’Unità Operativa ritenendo che l’avviso fosse stato redatto in modo da favorire un candidato specifico, violando i principi di imparzialità, buona fede e correttezza.
La Torto sottolinea le ripercussioni che tale situazione porterà sulla trasparenza, imparzialità ed efficienza dell’intero procedimento concorsuale, sulla qualità del servizio sanitario, sulla continuità assistenziale neurochirurgica e sulla fiducia dei pazienti verso la sanità locale.
La Asl di Teramo risponde immediatamente respingendo con decisione le insinuazioni contenute nell’interrogazione parlamentare a risposta scritta presentata dalla deputata:
“L’azienda sanitaria teramana ha sempre operato nella legittimità e sempre con l’obiettivo di ottenere il meglio per la sanità locale. Così sta facendo per una delle alte specialità che ha fatto la storia della sanità abruzzese: la Neurochirurgia teramana legata indissolubilmente a nomi come Cristuib, Carbonin, Galzio e Lucantoni. E dalla sua fondazione ad oggi è sempre stata garantita la continuità dell’assistenza, ad altissimi livelli.
La Asl di Teramo ribadisce che, come per tutti gli altri, anche per il concorso per direttore di Uoc della Neurochirurgia della colonna è stato rispettato il dettato normativo regionale sia relativo all’organizzazione della rete ospedaliera che di quella territoriale.
La deputata auspica un’ispezione: ben venga, soprattutto perché può fugare i forti dubbi che questa direzione strategica nutre sulle polemiche sollevate negli ultimi tempi. Il dubbio è che si tratti di un’operazione che sembrerebbe voler intimidire i candidati e orientare i membri della commissione, ma certamente rischia di spaventare la popolazione e allontanarla dal reparto teramano. Proprio per questi motivi la Asl si riserva di inviare alla Procura della Repubblica tutto il materiale prodotto finora.”