L’Aquila. Sindacato Uilpa scrive a provveditore dell’amministrazione penitenziaria Lazio, Abruzzo e Molise, Carmelo Cantone, al prefetto dell’Aquila Cinzia Torraco e al direttore della Casa di reclusione di Sulmona, Sergio Romice.
“Malgrado gli sforzi fatti da parte della Direzione della Casa di Reclusione di Sulmona nel cercare di reperire posti nelle più disparate aree pertinenti la Casa di Reclusione di Sulmona e non solo (sembrerebbero infatti essere state attivate procedure ricognitive per il reperimento di camere di
accoglienza in strutture pubbliche comunali e/o private quali hotel attualmente dismessi) la Uil si
dice fortemente preoccupata e molto delusa dai risultati sinora ottenuti. Ad una scarsissima informativa ricevuta circa i lavori che sarebbero stati annunciati per il ripristino dell’agibilità della caserma agenti più grande d’Abruzzo e mai resi evidenti alle organizzazioni sindacali a mezzo progetti esecutivi, si aggiunge il pericolo sempre più imminente dell’apertura di un nuovo padiglione oramai quasi pronto all’uso ma che rischia di essere privato di una struttura in grado di accogliere i rinforzi, in fatto di personale sia esso di polizia penitenziaria che facenti parte alle Funzioni Centrali, che la Uil pretende che vi siano poiché da noi ritenuta conditio sine qua non il padiglione stesso non potrà vedere la sua attivazione. Vale la pena ricordare che i 9 posti letto che la Direzione riuscirebbe a mettere a disposizione a mezzo lavori di riattazione della vecchia caserma femminile, nel tempo trasformata in uffici e tolta agli usi per la quale era stata destinata in origine, rappresentano poco più che una presa in giro atteso il fatto che gran parte del personale operante nella struttura proviene da realtà extraterritoriali. Guardando inoltre a quello che sta avvenendo nel penitenziario di Piazzale Vittime del Dovere, la Uil non può che lanciare un grido d’allarme soprattutto nell’ottica di un possibile coinvolgimento del personale, così come tra l’altro accaduto nei mesi di Marzo ed Aprile scorsi, in protocolli anticovid capaci di comportare, qualora alcuni agenti risultassero positivi o altrimenti venuti a contatto con persone infette, l’ isolamento sanitario e/o fiduciario. La caserma agenti, a tal proposito, con i suoi quasi 200 posti letto, sarebbe potuta essere molto utile proprio per isolare gli eventuali agenti da sottoporre a quarantena evitando che gli stessi andassero in giro col serio rischio di propagare il contagio”.
“Premesso quanto sopra si chiede in maniera urgentissima di mettere a disposizione di tutto il
personale di polizia penitenziaria di stanza al carcere di Sulmona apposite camere non solo per il
pernotto ma anche per l’eventuale richiesta da parte di chichessia venga a contatto con le problematiche di cui al covid-19 di isolamento fiduciario anche a mezzo di apposite convenzioni da
stipulare con gli alberghi della zona. In considerazione della presenza in loco di una scuola appartenente all’Amministrazione Penitenziaria invito le signorie loro a prendere in seria considerazione la possibilità di destinarla agli usi di cui sopra. Il tutto onde evitare che in un futuro neanche tanto lontano si possano contare serie problematiche capaci di mettere a rischio la tenuta di una realtà, qual è appunto il carcere di Sulmona, che non è sminuente affermare essere tra le più delicate nell’ambito della Regione Abruzzo. In attesa di urgentissimo riscontro si coglie l’occasione per porgere distinti saluti”.