Lanciano. Turni di servizio raddoppiati o triplicati, carenza di suppellettili basilari e rischio sicurezza elevato a causa del sovraffollamento. È un quadro estremamente critico quello denunciato dal Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria OSAPP, che, tramite la Segreteria Regionale Abruzzo, ha richiesto un intervento urgente per la Casa Circondariale di Lanciano.
In una nota datata 24 settembre 2025, l’OSAPP afferma che la situazione, pur non essendo mai stata “idilliaca”, ha ora “superato i livelli di guardia”. Il personale, nonostante sia “abituato a sacrificarsi”, si trova a fronteggiare nuove e vecchie problematiche irrisolte.
Personale allo stremo e degrado strutturale
La denuncia si concentra su due fronti principali: l’insostenibile carico di lavoro e il degrado dei luoghi di servizio. Turni e sottorganico: Il personale è costretto a turni di servizio sempre più pesanti , lavorando costantemente in condizioni di sottorganico e svolgendo turni che, in alcuni casi, risultano essere il doppio o il triplo del dovuto.
Carenza di servizi basici: I luoghi di lavoro, inclusa la mensa di servizio, sono definiti “non degni di una nazione evoluta”. Vengono a mancare persino le cose basilari : in alcuni posti di servizio mancano i tavoli per poggiare il telefono di piano. Inoltre, i servizi igienici non vengono manutentati a causa della mancanza di materiali. Nonostante le promesse della direzione di fornire le suppellettili minime, fatte più di un anno fa, la situazione è rimasta invariata.
Rischio sicurezza per detenuti e agenti
Alla crisi del personale si aggiungono le problematiche legate alla popolazione detenuta. L’istituto registra un numero sempre più alto di detenuti di varie tipologie , un fattore che l’OSAPP definisce come un “serio rischio per la sicurezza del personale e degli stessi detenuti”. In particolare, cresce il pericolo che detenuti incompatibili tra loro possano entrare in contatto, con tutte le conseguenze che ne deriverebbero.
La Segreteria Regionale OSAPP ha inviato l’ennesima lettera al Dott. Siciliano, Provveditore interregionale, per richiedere un intervento risolutivo. Tuttavia, il sindacato esprime il timore che il territorio lancianese e chietino sia “un po’ lontano dalle priorità del Provveditorato Romano”.
Per questo motivo, l’OSAPP ha lanciato un appello diretto alle testate giornalistiche e alle forze politiche e sociali del territorio, chiedendo un impegno congiunto per ottenere una soluzione o almeno una mitigazione delle gravi problematiche in atto