Castel del Monte. No al caro bollette: così il gruppo consiliare di minoranza “Uniti per Castel del Monte” ha inviato una lettera-appello alle forze politiche italiane. “Il problema relativo al caro-gas, che interessa tante nazioni europee, assume una dimensione ancora più importante e rilevante nei comuni montani che vivono quotidianamente tanti problemi e che spesso lottano per sopravvivere”, scrive il gruppo consiliare della provincia aquilana. “I consiglieri descrivono molto bene la situazione in cui versa il loro paese, così come molti altri situati in zone montane, dove “le temperature diventano rigide già nel mese di settembre e, spesso, si protraggono fino a tutto il mese di maggio, e dove gran parte dei residenti sono persone anziane, che spesso percepiscono solo una pensione minima”.
“I consiglieri non dimenticano, nell’appello, anche le diverse attività (come commercianti, ristoratori, albergatori, imprenditori, artigiani) formate da persone che, con coraggio e grande amore per il proprio paese, hanno deciso di restare, investendo sul proprio territorio”dando loro il merito, continuano i consiglieri, che grazie a queste persone, paesi come Castel del Monte ancora riescono a vivere. Nell’appello fanno anche presente che tutte le persone che hanno le seconde case difficilmente, nelle
prossime stagioni fredde, riusciranno a tornare. E questo comporterà ulteriori problemi all’economia locale”. I tre consiglieri concludono: “Sappiamo, dalle quotidiane notizie che ci giungono dagli organi di informazione, che la nostra classe politica sta valutando le possibili misure e gli interventi da mettere in campo per calmierare gli effetti di un prezzo del gas che ormai è alle stelle, ma riteniamo comunque opportuno appellarci agli uomini e donne che dal 26 settembre avranno nelle mani i destini dell’Italia, affinché i piccoli comuni di montagna come il nostro – la cui sopravvivenza è spesso messa a rischio per i noti problemi legati allo spopolamento, all’erogazione dei servizi per i cittadini, alla mancanza di opportunità di lavoro, non debbano subire l’ulteriore pesante disagio legato al problema del caro-gas”.
“Gli esponenti del Gruppo Uniti per Castel del Monte chiedono pertanto l’adozione, con urgenza, di tutti quei provvedimenti che consentano, in modo particolare agli abitanti e operatori economici dei paesi situati in Alta Montagna, di far fronte alla problematica legata al costo del gas. Evidenziano altresì come la comunità locale sia riuscita, con grandi sacrifici e forza tenace, ad uscire dal terremoto del 2009, alla pandemia da COVID, e che adesso non vorrebbero oggi essere costretti a “chiudere” Castel del Monte a causa del costo del gas metano”. “I problemi, legati alle basse temperature, non possono essere messi in comune al resto d’Italia ma vanno trattati in modo particolare”, conclude il comunicato.
QUESTA LA LETTERA:
Siamo i rappresentanti del gruppo “Uniti per Castel del Monte”, consiglieri di minoranza nel comune montano in provincia dell’Aquila.
Sentiamo la necessità di rivolgere un appello a Voi tutti con particolare riguardo a quelle forze politiche che, dopo il 25 settembre, saranno chiamate a formare il nuovo Governo.
Il nostro Paese è situato a 1.346 mt. L’ultimo paese del versante aquilano prima di Campo Imperatore.
Comprenderete la grandissima difficoltà che avranno sia i residenti che gli imprenditori commerciali (ma anche i possessori di seconde case) nel dover farsi carico del pagamento delle bollette del gas (i cui importi erano già notevolmente aumentati dall’inverno scorso) ma che – ben conoscendo l’attuale prezzo che ha raggiunto – diventeranno difficilmente sostenibili nella stagione autunno – inverno che è ormai alle porte.
Nella nostra zona le temperature diventano rigide già nel mese di settembre e, spesso, si protraggono fino a tutto il mese di maggio. Gli impianti di riscaldamento devono necessariamente essere funzionanti per tanti mesi, e per tante ore al giorno, perché le case possano raggiungere le temperature che consentano un livello di vivibilità accettabile. In massima parte i residenti del nostro piccolo comune sono persone anziane, che spesso percepiscono solo una pensione minima.
Ci sono anche diverse attività (commercianti, ristoratori, albergatori, imprenditori, artigiani) formate da persone che, con coraggio e grande amore per il proprio paese, hanno deciso di restare, investendo sul proprio territorio. Grazie a queste persone paesi come Castel del Monte ancora riescono a vivere.
Non possiamo non ricordare anche i proprietari delle seconde case che, data la situazione di grave crisi economica legata all’elevatissimo costo del gas, quasi sicuramente eviteranno di tornare nel periodo invernale, creando così gravi ed ulteriori problemi all’economia locale.
Sappiamo, dalle quotidiane notizie che ci giungono dagli organi di informazione, che la nostra classe politica sta valutando le possibili misure e gli interventi da mettere in campo per calmierare gli effetti di un prezzo del gas che ormai è alle stelle, ma riteniamo comunque opportuno appellarci agli uomini e donne che dal 26 settembre avranno nelle mani i destini dell’Italia, affinché i piccoli comuni di montagna come il nostro – la cui sopravvivenza è spesso messa a rischio per i noti problemi legati allo spopolamento, all’erogazione dei servizi per i cittadini, alla mancanza di opportunità di lavoro, non debbano subire l’ulteriore pesante disagio legato al problema del caro-gas.
Vi chiediamo di adottare con urgenza quei provvedimenti che consentano, in modo particolare agli abitanti e operatori economici dei paesi situati in Alta Montagna, di far fronte alla problematica legata al costo del gas. Siamo riusciti, con grandi sacrifici e forza tenace, ad uscire dal terremoto del 2009, alla pandemia da COVID, non vorremo oggi essere costretti a “chiudere” il nostro Paese a causa del costo del gas metano. I nostri problemi, legati alle basse temperature, non possono essere messi in comune al resto d’Italia ma vanno trattati in modo particolare.
Confidiamo i voi e siamo ovviamente a Vostra disposizione per poter fornire tutte le informazioni che riterrete opportuno acquisire.