L’Aquila. “Lo scorporo del costo dell’energia è un segnale, ma non basta. Servono un tetto al prezzo del gas e fondi europei per sostenere le imprese, che senza un sostegno concreto rischiano lo stop di ogni attività”. È l’appello che i Presidenti di Piemonte, Roberto Cirio, e Abruzzo, Marco Marsilio, lanciano da Praga, dov’è in corso un incontro del Comitato europeo delle Regioni in occasione del semestre di presidenza del Consiglio dell’Ue da parte della Repubblica Ceca. Focus dell’incontro, a cui sta prendendo parte anche il
Coordinatore delle Città dell’Ucraina, è la grave situazione che il conflitto bellico sta causando alla popolazione ucraina e le conseguenze sull’equilibrio economico e sociale dell’Unione europea.
Il Presidente del Piemonte, nel suo ruolo di capo della delegazione italiana del Comitato delle Regioni, e il governatore dell’Abruzzo, presidente del Gruppo conservatori e riformisti europei del CdR, hanno espresso la loro “vicinanza e solidarietà alla popolazione ucraina, la prima a pagare il prezzo più alto dell’aggressione russa” si legge in una nota della Regione Piemonte. I governatori hanno anche sottolineato come il protrarsi del conflitto stia avendo “un pesante impatto sull’equilibrio economico dei Paesi europei e la necessità di un intervento urgente da parte della Commissione Ue, che su questo tema ha però un ritardo ormai insostenibile”.
“L’intervento sul caro energia – dicono i due governatori- non è più rimandabile. Il premier italiano già a marzo ne aveva segnalato l’urgenza
alla Commissione europea. Da allora l’Europa non ha ancora dato risposte concrete. Il disaccoppiamento del costo dell’energia è sicuramente un segnale, ma non è sufficiente. È necessario intervenire direttamente con i fondi europei. Serve un nuovo Recovery, allentando anche le maglie stringenti delle risorse già in pancia alle Regioni, affinché possano essere destinate immediatamente ad aziende e imprese, che altrimenti rischiano di
fallire. Così come non è pensabile lasciare sole le famiglie ad affrontare l’inverno in questa situazione. È un momento molto delicato – concludono i due governatori – e l’Europa deve saper fare la sua parte”.