Pescara. Continua la campagna sociale del comune di Montesilvano contro la prostituzione con l’appoggio di altre comunità religiose. “La lotta alla prostituzione è una delle emergenze del nostro tempo che, come Chiesa diocesana stiamo affrontando con una serie di azioni concrete. Tutti siamo impegnati, ognuno per la propria parte, per combattere e fermare quella che è una vera e propria tratta delle donne. Anche condividendo slogan molto forti come quello della campagna di sensibilizzazione del Comune di Montesilvano per contrastare questo doloroso fenomeno”. A dichiararlo è don Marco Pagniello, direttore delle Caritas dell’arcidiocesi di Pescara-Penne, a commento dell’iniziativa del Comune costiero con la Comunità Papa Giovanni XXIII – che da diversi anni monitora il fenomeno – per un progetto anti prostituzione in difesa dei valori della famiglia, della salute, della dignità e della vita.
“È innegabile – spiega – che ci sia sulla riviera la presenza di ragazze, di donne, di uomini e di trans dediti alla prostituzione. Una campagna che vuol contrastare il fenomeno con misure forti che vadano a colpire il cliente o chi affitterà la casa a certi prezzi e senza contratto sapendo e permettendo che accadano queste cose. Da apprezzare il Comune di Montesilvano che ci sta
mettendo la faccia uscendo allo scoperto su un tema così importante”. Don Pagniello non demonizza l’area di Pescara-Montesilvano. “Il problema della prostituzione interessa gran parte dei territori costieri dell’Abruzzo, con le seconde case che d’inverno si liberano e richiamano chi cerca piacere sessuale a pagamento con donne provenienti in gran parte dall’Europa dell’Est, africane e di queste soprattutto nigeriane”.