Pescara. Questa mattina, durante la Commissione “Controllo e Garanzia” del Comune di Pescara, si è assistito all’ennesimo episodio di ipocrisia politica. Il Presidente del Coordinamento Provinciale di Fratelli d’Italia, Stefano Cardelli, ha criticato aspramente l’ordinanza sindacale che limita le attività della “movida” pescarese, mentre l’Assessore alle Attività Produttive, Zaira Zamparelli, ha difeso un atto mal formulato, nato da un’emotiva reazione a una sentenza di primo grado. Questa ordinanza, se impugnata, rischia di esacerbare ulteriormente uno scontro che dura da decenni nel cuore della città, un’area simbolo del divertimento non solo per Pescara ma per tutta la regione Abruzzo.
Durante la Commissione, alla presenza di vari rappresentanti di categoria e del presidente dell’associazione “Tranquillamente Battisti”, sono emerse numerose riflessioni e proposte che potrebbero spingere l’Amministrazione a rivedere le sue decisioni. Si è parlato di un incontro precedente in Prefettura, in cui sono stati segnalati alcuni locali che, violando le regole, hanno danneggiato l’immagine di tutti gli esercenti, che invece si impegnano quotidianamente a rispettare le normative in vigore.
Inoltre, è stato evidenziato che le misurazioni dei decibel effettuate lo scorso anno non sono più valide rispetto alla situazione attuale. Nonostante l’Amministrazione abbia acquistato dei fonometri, questi strumenti non sono stati mai utilizzati. Le rilevazioni fotometriche, che dovevano essere eseguite internamente, sono state affidate a consulenti esterni. Questi fattori sollevano preoccupazioni per gli esercenti, che temono di dover vendere le loro attività, magari finendo nelle mani di organizzazioni illecite, alimentando così il timore di infiltrazioni mafiose e criminali, come più volte segnalato dalle associazioni antimafia, antiracket e antiusura.
Il rischio è che questa situazione, anziché risolvere il problema, porti a nuove polemiche che danneggerebbero ulteriormente le attività commerciali e i residenti. Sia la destra che la sinistra, che da decenni governano la città, hanno ormai perso credibilità, e l’ennesima disputa politica non farà che aumentare il malcontento.
Il nostro gruppo ribadisce la necessità di un bilanciamento equo tra le parti, e presenterà al prossimo Consiglio Comunale un ordine del giorno che prevede: la posticipazione dell’orario di ritiro dei tavoli previsto nell’ordinanza, da mezzanotte a mezzanotte e mezza, e nei giorni festivi, il rinvio alla 1:30. Inoltre, si propone di semplificare le procedure burocratiche e, se possibile, introdurre sgravi fiscali per incentivare l’installazione di pannelli fonoassorbenti, al fine di ridurre il rumore e garantire ai residenti il diritto a un riposo tranquillo, senza subire le ingiustificate vessazioni di provvedimenti mal ponderati.