L’Aquila. A fronte dell’impegno del ministro della giustizia Carlo Nordio di ‘modernizzare’ le norme che regolamentano l’azione e il lavoro della polizia penitenziaria, cosiddetto ‘codice Mussolini’, l’Osapp – sindacato autonomo del settore – chiede al Guardasigilli di tenere presente “l’esigenza di adeguare la legislazione penitenziaria del 1975 – non raccordata al codice di procedura penale del 1988 – al mutato assetto socio politico e, a un tempo, di restituire alle carceri la loro precipua funzione di strutture per la ‘carcerazione preventiva’, secondo le previsioni dell’art.13 Costituzione e delle correlate esigenze cautelari”.
“Tali esigenze sono di fatto vanificate per le scriteriate politiche dell’Amministrazione penitenziaria che fa convivere imputati presunti innocenti – nei confronti dei quali occorre garantire esigenze cautelari con misure custodiali – e condannati, destinatari di un ‘trattamento rieducativo’, imposto dall’accertamento della loro responsabilità oltre ogni ragionevole dubbio. Auspicando in un segnale concreto sul piano delle iniziative ordinamentali, si ringrazia per la competente e autorevole attenzione e, restando a disposizione per quanto ritenuto utile”, conclude l’Osapp nella sua lettera al ministro.