Pescara. Sembra non esserci soluzione di continuità alle ripetute aggressioni fisiche e verbali in danno degli agenti della Polizia Penitenziaria del carcere pescarese. E’ accaduto nuovamente nella giornata di giovedì, 16 dicembre: un poliziotto penitenziario, in servizio presso il secondo piano del reparto penale della CC di Pescara, è stato aggredito da un detenuto all’interno del box agenti per futili motivi.
Il Poliziotto è stato inviato al Pronto Soccorso per le cure del caso, dove ha ricevuto una prognosi iniziale di 4 giorni.
“Se non fossero intervenuti altri detenuti in difesa del poliziotto, la situazione avrebbe potuto avere un bilancio peggiore. Massima solidarietà al collega ferito, ma così non va! Il carcere pescarese è al limite della governabilità, tra violenze ed una discutibile gestione che denunciamo da tempo. La sezione dove èaccaduta la violenza ospitava 91 detenuti per via del sovraffollamento ed in alcune stanze sono state predisposte brande a castello anche su tre livelli, azione, quest’ultima, vietata dalle circolari ministeriali.
Da sottolineare che nella CC di Pescara sono ora presenti circa 320 detenuti a fronte di una capienza massima di 277 e allo stato attuale una sezione è chiusa per lavori di ristrutturazione. I Poliziotti Penitenziari non ce lafanno più! Come Segreteria Regionale, abbiamo deciso di dire basta a questo calvario interminabile di violenze e di negazione dei propri diritti! Abbiamo conferito un mandato per l’attività di tutela dei poliziotti penitenziari ad uno studio legale. Non ci saremmo mai aspettati di arrivare a questo punto!” così Alessandro Luciani, segretario regionale Si.N.A.P.Pe.