Sulmona. È vivo per miracolo il poliziotto penitenziario aggredito, insieme ad altri due, ieri sera dallo stesso detenuto che pochi giorni fa distrusse il reparto ospedaliero dove era stato ricoverato. A darne notizia sono stati i rappresentanti del cartello sindacale unitario Oreste Leombruni Osapp, Mauro Nardella Uil Pa, Francesco Tedeschi Cisl Fns e Giuseppe Mazzagatta dell’Uspp.
Il detenuto avrebbe dapprima cercato di rubare farmaci salvo poi, dopo essere stato scoperto aggredire gli agenti con calci e pugni fino a cercare di strangolarne uno. L’agente si è salvato grazie all’intervento degli altri due colleghi anch’essi feriti. I tre sono stati trasportati al pronto soccorso per gli accertamenti e le cure del caso.
Il fatto riaccende i riflettori su un reparto, quello dei collaboratori di giustizia, che il cartello sindacale unitario aveva chiesto di chiudere poiché ritenuto incompatibile con il circuito penitenziario sulmonese. “Resta ovvio che nelle more”, concludono Leombruni, Nardella, Tedeschi e Mazzagatta, “il minimo che si possa fare è trasferire immediatamente il detenuto cosa che, a detta dei componenti il cartello, doveva essere fatta già da tempo”.
Sempre nella serata di ieri si è tenuto l’incontro che il sindaco di Sulmona Annamaria Casini ha voluto tenere, unitamente all’assessore Luigi Di Cesare, con i rappresentanti del cartello sindacale unitario del penitenziario di piazzale vittime del dovere al fine di capire meglio la drammatica situazione nella quale versa il carcere di Sulmona.
“L’attenzione non poteva non essere focalizzata su quanto stava contemporaneamente accadendo in carcere circa l’aggressione che tre agenti stavano subendo ad opera di un collaboratore di giustizia”, dicono i quattro rappresentanti sindacali, “a tal proposito al sindaco veniva ulteriormente evidenziata la necessità di provvedere a fare immediatamente chiudere il reparto dei cosiddetti pentiti per l’incompatibilità che lo stesso ha con il restante circuito penitenziario”.
Il sindaco, dopo una accurata disamina fatta dai rappresentanti sindacali, ha preso molto a cuore la vicenda dicendosi pronta a sostenere la delicatissima vertenza attraverso il coinvolgimento diretto di tutti i consiglieri comunali. Leombruni, Nardella, Tedeschi e Mazzagatta hanno molto apprezzato la posizione assunta dal primo cittadino, della senatrice Gabriella Di Girolamo e dall’onorevole Luigi D’Eramo soprattutto in considerazione del fatto che gli operatori del carcere, finalmente, in virtù dell’atteggiamento posto in essere da queste rappresentanze, si sentono meno soli dal punto di vista istituzionale.
Gli stessi invitano gli altri sindaci del territorio a fare altrettanto facendosi carico della problematica che riguarda tutta la comunità peligna. “Il tutto”, concludono, “con l’auspicio che alle buone intenzioni seguano fatti concreti”.