L’Aquila. La Stazione Ornitologica Abruzzese ONLUS interviene sulla recente legge regionale sul cambio di destinazione d’uso ad abitabile di alcuni locali come cantine e seminterrati. “In cantine e seminterrati muoiono le persone in caso di alluvione ma la Regione Abruzzo vuole mandarci a vivere cittadini e lavoratori moltiplicando a dismisura i rischi per la pubblica incolumità in caso di maltempo. Bastava leggere gli allarmi della Protezione Civile nazionale e i vademecum su come comportarsi in caso di alluvione per accorgersi della follia costituita dalla legge varata dal Consiglio regionale abruzzese sull’abitabilità di cantine e seminterrati, sia a fini residenziali che artigianali.Il 15 luglio scorso la SOA aveva lanciato l’allarme non appena aveva potuto leggere la norma ed aveva annunciato che avrebbe chiesto al Governo di impugnarla davanti alla Corte Costituzionale. Ora fortunatamente anche i giornali nazionali (http://www.repubblica.it/
“Evidentemente tante tragedie non hanno ancora insegnato nulla. A Olbia, dove morirono 16 persone, la Protezione civile nazionale, tramite questo lancio ANSA, fece notare che buona parte delle vittime si trovava in locali seminterrati o cantine (http://www.regione.sardegna.i
“Ecco, in Abruzzo i consiglieri regionali vogliono farci andare le persone a dormire e lavorare. Appare veramente sconfortante che dopo Rigopiano, dopo i terremoti, dopo le alluvioni che hanno colpito il nostro Abruzzo non vi sia stata una sollevazione e, anzi, tanti, troppi, abbiano quasi festeggiato. Si parla tanto di prevenzione ma vediamo che la miopia prevale anche davanti ai rischi per l’incolumità dei cittadini. Ovviamente abbiamo già pronta la richiesta di impugnativa al Governo con tutte le criticità della norma in dettaglio ma sarebbe auspicabile che l’assessore Di Matteo e i consiglieri che hanno approvato questa legge ammettano l’errore abrogandola subito, prima che accada l’irreparabile”.



